REDAZIONE GROSSETO

Sasso d’Ombrone può rinascere Come funziona il progetto Eticos

L’Emporio di Comunità offre tutti i servizi essenziali ai duecento abitanti del borgo che così non si spopola

A Sasso d’Ombrone, dove vivono appena 200 abitanti, nasce, grazie al progetto Eticos, un emporio di comunità e l’obiettivo è salvare la vita del piccolo paese continuando ad offrire ai residenti servizi essenziali. È questa una bella storia che sta riguardando un piccolo borgo nel comune di Cinigiano, qui tenere in vita un negozio è veramente una sfida di vita o di morte così, l’unico esercizio commerciale del paese, un piccolo bar-alimentari, è stato trasformato in non emporio polivalente innovativo, interamente a supporto della comunità rurale. L’angolo dei sapori di Patrizia e Brunella Corti è diventato anche il luogo dove poter accedere a tutta una serie di servizi che agevolano la vita della popolazione residente. Grazie a una rete relazionale con l’amministrazione comunale di Cinigiano e con altri enti, come la farmacia Zingoni di Cinigiano, i cittadini, per lo più anziani e stranieri, possono ricevere a domicilio farmaci e altri presidi sanitari, possono, ad esempio, accedere ai servizi online come prenotare visite specialistiche, prelievi ed esami, pagare bollettini postali e bollette di luce, acqua, rifiuti e gas. La regione Toscana vede negli Empori di Comunità una opportunità per sopperire alla carenza e riduzione dei servizi nelle aree interne ed anche per il contrasto dell’emergenza Covid-19: per questo le incentiva mediante dei contributi pubblici a valere sul POR FESR 2014-2020 – Azione 3.3.1. "Garantire i servizi essenziali e l’accesso della popolazione più fragile e in difficoltà, ai medesimi, -dichiara Romina Sani, sindaco di Cinigiano - è uno degli obiettivi che si è posta l’amministrazione Comunale di Cinigiano che ha dato il patrocinio e il sostegno all’iniziativa". "Progetti come questo – prosegue Giovanni Alessandri, coordinatore tecnico del progetto - sono fondamentali per portare innovazione sociale nei nostri piccoli borghi e per rendere più competitive le nostre realtà che negli ultimi anni stanno soffrendo per l’invecchiamento della popolazione e per la rarefazione degli abitanti".

Nicola Ciuffoletti