
Cristiano Ronaldo
Grosseto, 11 gennaio 2020 - Un regalo di Natale inatteso, ricevuto da un campione, che si è dimostrato tale anche fuori dal campo. A ricevere il dono è stato Leonardo Speroni, mentre il campione che gli ha donato la sua maglia con tanto di autografo ("Para Leonardo") è stato niente meno che Ronaldo, Cr7, il fuoriclasse della Juventus. Lui invece, Leonardo, ha 15 anni e, da quando è nato, combatte contro una malattia rara che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Grazie a una cura sperimentale e alla grande passione per l’Unione sportiva Grosseto, Leonardo oggi riesce a stare in piedi e può giocare in uno dei team giovanili della sua squadra del cuore. La battaglia per sconfiggere la malattia non è ancora terminata, ma intanto il 15enne ha potuto realizzare un sogno: stare in campo per tutta la durata di una partita di calcio, indossando, con orgoglio, anche la fascia da capitano.
Ma come è stato possibile che Ronaldo abbia voluto regalare la sua maglia a Leonardo? Il tutto è stato possibile grazie all’associazione Skeep, che ha fatto da vero e proprio "gancio" per l’intera vicenda. Lo Skeep è l’associazione che, nata da un’idea di Cristiana Artuso, ex mezzofondista di livello e soprattutto donna e atleta dal cuore grande, si propone di favorire l’esercizio dell’attività sportiva da parte delle persone diversamente abili o, come dice Cristiana stessa, di questi atleti speciali. "La nostra associazione – racconta Cristiana Artuso – crede molto nell’attività sportiva come elemento propulsore per un miglioramento della vita quotidiana di questi nostri amici".
Ma come è nata l’idea di questo regalo di Natale particolarissimo per Leonardo Speroni? "Tramite alcune persone che fanno parte dell’associazione – prosegue Artuso – abbiamo saputo che Ronaldo in occasione del Natale voleva regalare la sua maglia autografata a due bambini con problemi fisici. Un nostro amico mi ha chiesto se avevo in mente qualcuno e io ho pensato subito a Leonardo perché la sua esperienza di fatto incarna quello che è lo spirito della nostra associazione, ovvero pensare e vivere lo sport come strumento per migliorare la propria esistenza". E Leonardo e la sua famiglia come hanno vissuto questo regalo di Natale inaspettato. "Come una cosa bellissima – ci racconta il padre Stefano –. Leo, peraltro, è un tipo schivo, di poche parole, che non ama i social, ma quando ha avuto tra le mani la maglia di Ronaldo l’ha guardata con orgoglio e ha detto: ‘Me l’attacco in camera’. E questo per lui è già tantissimo visto che per lui esiste solo il Grosseto e quindi immaginatevi di che cosa possa essere tappezzata la sua stanza". Ma per Ronaldo farà un’eccezione, e del resto come non farlo? © RIPRODUZIONE RISERVATA