Stavano scappando dal bosco in fiamme all’Argentario. Il giorno del grande incendio che ha interessato la macchia al Campone di Porto Santo Stefano, durante le operazioni di soccorso per l’incendio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Orbetello, intervenuti insieme a tante altre pattuglie per partecipare alla messa in sicurezza della zona, si sono imbattuti in due uomini stranieri che si stavano allontanando dal bosco in fiamme. I due, che portavano con sé anche degli zaini, alla vista dei militari si sono immediatamente scappati, prendendo vie di fuga diverse: uno dei due, nel districarsi tra la vegetazione inseguito da un Carabiniere, ha perso lo zaino che portava in spalla. All’interno dello zaino, i militari hanno trovato due panetti di hashish per un totale di oltre 200 grammi, carte di credito e schede telefoniche - sulle quali sono in corso accertamenti – nonché coltelli e appunti con varie somme, evidentemente riferite all’attività di spaccio condotta da loro proprio in quella zona. Le successive attività di spegnimento delle fiamme e messa in sicurezza dell’area hanno poi portato i vigili del fuoco a scoprire la presenza di un rifugio di fortuna costruito in lamiera, un capanno vero e proprio dove all’interno vi erano batterie d’auto, cibo e indumenti vari: tutto verosimilmente riconducibile proprio ai soggetti che qualche ora prima erano scappati dall’incendio e dai Carabinieri. L’intero materiale è stato rimosso e smaltito, e la zona bonificata, grazie all’intervento di personale incaricato dal Comune. L’area era già monitorata dall’Arma locale per essere utilizzata come nascondiglio per chi si dedica allo spaccio, ed infatti negli ultimi mesi, i sequestri di stupefacente eseguiti nella zona sono stati diversi. Pochi giorni prima c’era stato un rinvenimento e sequestro di diversi grammi di cocaina a carico di un uomo sorpreso dai militati poco dopo essere passato dall’area di spaccio.
CronacaRocambolesca fuga dal rogo. Scappano dall’incendio e perdono lo zaino con la droga