Ricorso sul sindaco Pesucci La decisione è rimandata

Il collegio giudicante ha fissato una nuova udienza per il 20 ottobre, per poter approfondire alcuni aspetti sulle eventuali incompatibilità e ineleggibilità

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Per tirare un sospiro di sollievo Elismo Pesucci, sindaco di Campagnatico, dovrà aspettare l’autunno. Ieri l’udienza in tribunale a Grosseto, convocata a seguito dell’azione popolare promossa nei confronti del sindaco Pesucci e del consigliere Anna Monini è stata aggiornata al 20 ottobre. A stabilirlo il presidente del collegio giudicante, Giuseppe Grosso e i giudici Adriana Forastiere e Amedeo Russo. Il motivo sta nel fatto che devono essere visionate altre carte. L’udienza di autunno scioglierà due nodii che ancora oggi appaiono difficili da sciogliere.

Il primo riguarda la causa d’ineleggibilità che risiederebbe nell’incarico a Davide Pesucci, figlio del sindaco, in quanto, fino pochi giorni fa, era presidente dell’Asd Arcille (articolo 61 comma 1 bis del Tuel). Ad oggi il figlio di Pesucci non è più presidente ma è da capire quando ha lasciato l’incarico. Il secondo nodo da sciogliere riguarda la ragione di incompatibiità di Pesucci, ai sensi dell’articolo 63, comma 1, numero 4 del Tuel. Ovvero la lite pendente con il Comune e dunque l’ormai famoso rimborso di 150mila euro richiesto da Pesucci al Comune di Campagnatico per le spese legali sostenute nella vicenda giudiziaria che l’attuale sindaco ha vissuto negli anni passati.

Tutto è sospeso, ma la volontà di prendere ulteriore tempo per decidere, per Luca Grisanti, leader dell’opposizione, è un segnale positivo. "I giudici vogliono capire più nel dettaglio i motivi del ricorso. – ha ribadito Grisanti –. Siamo contenti che ci sia la volontà di vedere in maniera più approfondita i punti cruciali del ricorso e verificare l’eleggibilità del sindaco. Siamo soddisfatti perché ciò dimostra che il ricorso era fondato, riconosco nella scelta del giudice un allineamento tra giustizia ordinaria e quella degli enti locali". Lo spirito ottimistico di Grisanti finisce quando guarda al presente di Campagnatico. "Sono convinto dell’ineleggibilità e incompatibilità di Pesucci – spiega – ma nel frattempo più si va avanti, più gli atti vengono compiuti e più si rischia, nel caso in cui Pesucci venga delegittimato dal tribunale, che tutto venga annullato". Su Pesucci, vincitore delle elezioni dello scorso 12 giugno per un pugno di voti, continua a pendere la spada di Damocle dell’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità. "È un iter procedurale – commenta Elismo Pesucci – sono tranquillo, sono convinto che il prossimo 20 ottobre questa vicenda si chiuderà, per questa data il giudice si sarà espresso anche sulla lite pendente tra me e il Comune. Ricordo che ho rinunciato al risarcimento di 150mila euro di spese legali sostenute nella lunga vicenda giudiziaria in cui sono stato coinvolto e ho fatto un gesto nobile".

Nicola Ciuffoletti