
Resta incinta dopo la sterilizzazione
Nel 2011 si era sottoposta a un intervento di sterilizzazione tubarica all’ospedale Misericordia di Grosseto. Ma dopo due anni era rimasta di nuovo incinta e la bambina era nata. La donna, che oggi ha 35 anni, aveva fatto causa alla Asl perché l’intervento non era stato eseguito secondo regola medica, e chiedendo i danni. E il giudice del Tribunale civile di Arezzo le ha dato ragione. L’azienda sanitaria è stata condannata a pagare alla donna e al compagno, che è il padre della bambina, 135mila euro, pari alla somma presunta per il mantenimento della figlia, ovvero fino al 25esimo anno di vita: 450 euro al mese per dodici mesi per 25 anni. La Asl Toscana sud est dovrà anche versare 14mila euro per spese, 2.600 euro per i compensi dei consulenti, 960 euro per le spese sostenute per la procedura di mediazione obbligatoria che l’azienda sanitaria non ha voluto percorrere. Oltre 150mila euro, complessivamente. Il giudice del tribunale di Grosseto si era affidato alla consulenza del professor Fagiolari, medico legale, e del dottor Emilio Moreschi, ginecologo. Sono stati loro, nella relazione, ad evidenziare che i "profili di colpa nell’operato dei sanitari dell’ospedale Misericordia di Grosseto, i quali hanno errato nell’esecuzione dell’intervento di sterilizzazione tubarica richiesta. Risulta pertanto che la nascita indesiderata". La Asl, nel prendere atto della sentenza del Tribunale di Arezzo, sta valutando la possibilità di impugnare la sentenza, di proporre ricorso in Appello e di chiedere la sospensione dell’esecuzione del provvedimento di 1° grado.