RICCARDO BRUNI
Cronaca

Quei guardiani di pietra firmati Emily Young

Per la Giornata della Terra, la scultrice ha raccontato in un video la genesi di ‘Howl’ e di altre due opere legate alle Maremma

di Riccardo Bruni

Guardiani di pietra, sculture che si confondo al paesaggio e lo proteggono.

Per la Giornata della Terra, l’appuntamento mondiale, appena celebrato, creata per stimolare una maggiore consapevolezza ambientale, la scultrice inglese Emily Young, che ha trasformato l’antico monastero di Santa Croce, vicino Batignano, nella sua casa-studio-laboratorio, ha raccontato in un video, pubblicato sul canale YouTube di EarthDayItalia, la genesi di ‘Howl’, una delle sue opere che forse più rappresenta lo stretto legame tra l’artista e il tema della tutela ambientale. Un volto monumentale, fermato nell’istante di un urlo, un grido di dolore.

"Ho realizzato questa opera nel 2007 – racconta l’artista – quando è uscito quel terribile rapporto sui cambiamenti climatici e il futuro del pianeta, che venne accolto da un silenzio spaventoso". Scuotere le coscienze è prerogativa dell’arte, e quel volto, solcato da una venatura della roccia quasi fosse una lacrima, è il simbolo che EarthDayItalia ha scelto per rappresentare l’urgenza di un atteggiamento diverso nei confronti di un argomento che non può più essere messo da parte.

Nel video, l’artista racconta anche altre due opere, strettamente legate alla Maremma. ‘Cautha’, scolpita e installata sulle rive del fiume Zancona.

Un’opera nata per contrastare il progetto di usare il corso d’acqua per lo sviluppo della geotermia locale, e poi rimasta lì, ormai fusa con l’ambiente di cui è diventata una sorta di protettrice mistica.

E infine il ‘Guardiano che piange’, una scultura da dodici tonnellate di marmo di Carrara, che sei anni fa venne depositata a otto metri di profondità davanti alla costa di Talamone, nell’ambito del progetto ‘La casa dei pesci’, che ha lo scopo di tutelare i fondali dalla pesca illegale, favorendo la riproduzione ittica. "Il guardiano proteggerà le acque – racconta Emily – e riposerà lì per millenni, facendo il suo lavoro silenzioso. Sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ecosistema marino significa riparare al nostro danno fatto alla Terra".

Anche la Maremma, quindi, è stata protagonista della Giornata della Terra, attraverso l’opera di un’artista che il Financial Times ha definito ‘la più grande scultrice vivente in pietra della Gran Bretagna’, e che ha scelto proprio questo angolo di Toscana per dare vita alla propria arte, utilizzando pietre e materiali che trova durante le sue passeggiate nei boschi grossetani, alla ricerca continua di forme e storie.