
MASSA MARITTIMA
Uno dei primi comuni in assoluto che nell’ambito del sociale mette in campo energie per assegnare alle famiglie che sono in difficoltà il ’Prestito Sociale sull’onore’ è senza dubbio quello di Massa Marittima. Questo progetto che vede in stretta collaborazione scendere in campo l’Amministrazione Comunale e la locale Associazione di Misericordia. Il primo cittadino Marcello Giuntini affiancato da Grazia Gucci assessore alle politiche sociali con Umberto Marrami Governatore della locale Associazione di Misericordia insieme a Luciano Testori, sempre della Misericordia, prima di sottoscrivere la convenzione fra i due Enti, hanno illustrato le peculiarità di questo nuovo impegno preso dal Comune ex minerario nell’ambito del sociale. Marrami ha assicurato la massima riservatezza garantendo doti e componenti morali di sicurezza assoluta. Sono stati tratteggiati percorsi degli impegni in cui opera l’Associazione da lui guidata e con la vasta esperienza, anche questo prossimo appuntamento, che prenderà il via nel giro di pochi giorni, servirà per un supporto alle famiglie in difficoltà. "Non decidiamo la missione ma la attiviamo" ha detto Marrami spiegando il servizio degli sportelli per l’ascolto delle famiglie e dei soggetti in difficoltà. All’emergenza sanitaria con tutte le incognite che si porta appresso, ha fatto riferimento l’Assessore Gucci che ha precisato come il Comune abbia messo a disposizione, per questo progetto, ben 25.000 euro ed alle famiglie richiedenti potranno essere assegnati fino a mille euro da restituire in 24 mesi secondo un piano da studiare con gli incaricati. Se una famiglia può rientrare prima delle scadenze fissate l’importo verrà messo nuovamente a disposizione. Per la assegnazione del prestito entrano in campo l’Isee, la composizione della famiglia ed altre condizioni. Da parte di Testori che coordinerà l’attività dello sportello , insieme agli operatori che si muoveranno a titolo gratuito, è stato ricordato come i denari potranno essere restituiti ma, in caso di mancata risposte, si può chiedere di collaborare saldando così il debito, fornendo un lavoro socialmente utile.
Roberto Pieralli