
In piazza Marconi a Grosseto regna il degrado più assoluto: c’è un gruppo di rom che vive nelle aiuole (foto Aprili)
Grosseto, 12 gennaio 2016 - COME CARTOLINA della città è pessima. Piazza della stazione, in ogni città, è veramente lo specchio della società. E quella di Grosseto non è che spicchi per pulizia e ordine. Quello che salta all’occhio è il degrado e soprattutto la presenza, ormai fissa, di un gruppo di rom che ha deciso di accamparsi proprio a due passi dall’ingresso principale della stazione ferroviaria. Un gruppo di zingari molto conosciuto in città,. Che da mesi ha «colonizzato» le aiuole che sono vicine alla statua del buttero di Tolomeo Faccendi, il simbolo di una terra graffiata dal degrado. Ma non solo. Il gruppetto non soltanto passeggia tutto il giorno nella zona e nelle vie adiacenti. Ma ci vive anche di notte. Con tutte le conseguenze del caso: panni stesi al sole (quando c’è) e «bisogni» proprio nelle aiuole, accanto ai cartoni e alle coperte che servono per il giaciglio. E poi carrelli della spesa che vengono utilizzati come armadi e per spostarsi durante il giorno. Suppellettili che però rimangono in bella vista di tutti coloro che arrivano via rotaia ma anche con il pullman in quel crocevia di strade. E pensare che nella zona c’è anche l’ordinanza anti-bivacco. E’ qualche giorno che il gruppo di rom è tornato in zona. Zona che comunque non è soltanto rifugio per senza tetto e rom. Approfittando dei lavori che sono in corso di svolgimento dove fra qualche mese dovrebbe sorgere il nuovo parcheggio per gli autobus, le aiuole sono invase da erba altissima. Vegetazione coperta da carte e plastiche di ogni genere. Per non parlare della struttura della stazione, il cui salone biglietteria, durante la notte, si trasforma in un dormitorio. Sono almeno dieci le persone che ormai dormono, per ripararsi dal freddo, sempre alla stazione. E anche questo, come biglietto da visita, non è che sia un granché.