REDAZIONE GROSSETO

Palomar, tutte le novità rinforzano la tradizione

Oggi alle 18.30 l’inaugurazione dei locali rinnovati della libreria. Sedicimila titoli a disposizione e un punto fermo: "Restiamo gli stessi"

Rinnovarsi per non cambiare. Detto così sembra un paradosso, invece è proprio quello che ha inteso fare la libreria Palomar di piazza Dante che oggi alle 18.30 "inaugurerà – dice Massimo Marinotti – il suo spazio nuovo, ma vecchio".

Cosa significa? Significa che i suoi titolari (Massimo, ovviamente, e Monica Volpi, senza dimenticare Filippo Zanotti, collaboratore di sicuro affidamento) hanno rinnovato gli allestimenti interni con nuovi scaffali e con una nuova concezione della disposizione dei libri stessi, ma la "filosofia" della libreria resta più che mai quella che la contraddistingue ormai da 34 anni, ovvero da quando loro hanno iniziato questa attività: una libreria indipendente, una libreria della quale si ha la piena proprietà, una libreria dove i volumi vengono scelti in base al gradimento dei gestori e alle richieste dei lettori. Comandano loro. Punto.

"Abbiamo avviato una partnership con Ubik – spiega Marinotti –, così da poter contare sul più grande distributore che c’è in Italia, ma niente cambia in tutto il resto, se non che da adesso saremo in grado di proporre 16mila diversi titoli, un’offerta che ci fa entrare fra le 25-30 librerie più fornite in Italia".

Del resto la Palomar non è la prima volta che scala hit parade prestigiose, considerato che è stata già considerata una delle dieci librerie più belle presenti tra i confini nazionali.

"Resta il bar, ovviamente – continua Marinotti –, che noi intendiamo come bar letterario, punto di ritrovo e aggregazione per i giovani amanti della lettura e delle cose di qualità da degustare. Restano le presentazioni di libri che, anzi, saranno intensificate e soprattutto resta la nostra concenzione di questo lavoro: la passione verso la cultura. Per questo continuiamo ad investire".

Luca Mantiglioni