LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

Operazione "Joint Stars 2023" Il "Savoia Cavalleria" nell’esercitazione interforze

Si conlude oggi in Sardegna il più importante addestramento che coinvolge tutte le Forze armate pianificato e diretto dal Covi sotto il comando del generale Figliuolo. Impegnati oltre 5300 militari.

Operazione "Joint Stars 2023" Il "Savoia Cavalleria" nell’esercitazione interforze

di Luca Mantiglioni

DECIMOMANNU (Cagliari)

Si chiama "Joint Stars 2023", ha preso il via lo scorso 8 maggio e si concluderà oggi. E’ l’esercitazione militare più importante nel panorama della Difesa italiana ed è interamente pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) guidato dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Sono state impegnate non solo tutte le Forze armate nazionali (Esercito, Aeronautica militare, Marina militare) ma anche Guardia di finanza, Carabinieri, Capitanerie di Porto, Protezione civile, Croce rossa e Vigili del fuoco, perché oltre alle operazioni strettamente militari l’esercitazione prevedeva attività di ordine e sicurezza pubblica, antiterrorismo, contrasto a traffici illeciti, evacuazione da zone rischiose e accoglienza profughi. Teatro dell’addestramento è stata la Sardegna (in particolar modo Decimomannu, Capo Teulada e Perdas de Fogu) e il suo mare e sono stati impegnati oltre 5300 fra uomini e donne e 900 mezzi terrestri, aerei e navali.

Nell’ambito di questa imponente esercitazione il plotone esploratori paracadutisti di Savoia Cavalleria ha ricoperto un ruolo fondamentale e decisivo. In particolare, come unità da ricognizione altamente specializzata, il plotone è stato impegnato in una serie di aviolanci con la tecnica della caduta libera e con sbarco da elicotteri della Marina militare e dell’Aeronautica militare, con il compito di acquisire e trasmettere informazioni sui centri nodali delle unità "nemiche". Le attività che hanno visto coinvolti i cavalieri paracadutisti si sono svolte tra il poligono militare di Capo Teulada e quello di Perdas de Fogu, in supporto alle operazioni interforze condotte dal Comando Operativo di Vertice Interforze e che avevano lo scopo di testare l’integrazione e l’interoperabilità con le altre Forze armate coinvolte nell’esercitazione. Questa intensa attività addestrativa ha permesso quindi ai "baschi amaranto della Maremma" di ampliare e arricchire la loro preparazione e addestramento nella condotta di operazioni militari interforze. Oltre al plotone esploratori altri personale del Reggimento è stato incaricato di organizzare e gestire tutte le "landing zone" utilizzate per l’intera esercitazione, consentendo aviorifornimenti di materiali dalla terza dimensione per opera della 46^ Aerobrigata.