CRISTINA RUFINI
Cronaca

Delitto di Castel del Piano: lo zio ucciso con un bastone

La perizia medico-legale conferma con quale tipo di «arma» il nipote lo avrebbe ammazzato

Il tavolo sul quale è stato trovato riverso il cadavere di Antonio Tucci

Grosseto, 6 marzo 2016 – Un oggetto contundente lungo e affusolato. Un bastone, con tutta probabilità, è l’ «arma» con cui è stato ucciso Antonio Tucci, il disabile di 63 anni trovato morto nella sua casa di Castel del Piano il 6 dicembre scorso. Si tratta in realtà di un conferma quella che è stata vergata nelle pagine della perizia medico-legale che è stata depositata in procura nei giorni scorsi. Già nel corso della ricognizione cadaverica era emerso che l’anziano poteva essere stato ucciso con un bastone, probabilmente quello che lui stesso utilizzava quando doveva uscire e che teneva vicino alla porta dell’ingresso. Pochi colpi, tre forse, violentissimi che gli hanno massacrato la testa.

E’ stato colto di sorpresa il disabile, alle spalle, mentre era ancora seduto al tavolo di cucina. Accusato dell’omicidio il nipote di Tucci, figlio di una sorella, Claudio Orlando che è rinchiuso nel carcere di Velletri dal 10 dicembre scorso, quando fu arrestato dai carabinieri della sezione di pg della procura e dai militari dell’Arma del Reparto investigativo.

Lui nega qualsiasi addebito e nel corso dell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. La prossima settimana Orlando, 47 anni, si troverà di nuovo faccia a faccia con il pubblico ministero che sta coordinando le indagini, il sostituto Laura D’Amelio. E’ stato proprio il magistrato a volere il colloquio, alla luce di quanto emerso dalla perizia medico-legale. Da capire se anche questa volta Orlando, al quale il Tribunale del Riesame di Firenze, ha negato la scarcerazione, deciderà di rispondere.

E magari spiegare perché proprio nella sua valigia è stato trovato il telefonino dello zio. E come mai se n’è andato in tutta fretta da Castel del Piano, nel tardo pomeriggio di sabato 5 dicembre, giorno in cui secondo gli investigatori si è consumato il delitto.