
L’obiettivo dell’Italia – e dell’Europa –con la transizione energetica è estremamente sfidante: dobbiamo azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2050, in pratica abbiamo poco più di 25 anni per adeguarci.
La speranza di tutti sarebbe raggiungere l’obiettivo usando solo le rinnovabili, ma sappiamo che potrebbe essere un sogno irrealizzabile. Fotovoltaico ed eolico, infatti, sono fonti che producono energia in modo variabile e intermittente e questo loro limite potrebbe rendere necessario riprendere in considerazione il nucleare, da utilizzare insieme con le rinnovabili. Ma quali sono le verità sul nucleare? Ne parleranno oggi alle 21 Chiara Tonelli, professoressa di di Progettazione tecnologica e ambientale all’Università Roma Tre, e Giuseppe Zollino (nella foto), professore di Tecnica ed Economia dell’Energia e di impianti nucleari all’Università di Padova, nell’incontro pubblico in programma nell’Oro botanico Corsini, in via Caravaggio, a Porto Ercole. Con loro dialogherà il sindaco Arturo Cerulli.
"Considerando i reali profili di generazione di solare ed eolico in Italia – dice Zollino – si può dimostrare che, per azzerare le emissioni di CO2, un mix di rinnovabili e nucleare è meglio (occupa meno suolo, usa meno materiali, costa di meno) di un 100% rinnovabile".