"Intitolare una via a Giorgio Almirante a Grosseto è un’offesa per i nostri martiri e per i loro familiari, per la comunità di Niccioleta e per tutte le vittime delle stragi nazifasciste". Sono le parole del sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, che durante le iniziative pubbliche organizzate per il 79° anniversario della Strage di Niccioleta è tornato sull’argomento dell’intitolazione di una via a Giorgio Almirante a Grosseto, annunciando la volontà di portare nel prossimo Consiglio comunale di Massa Marittima, che si terrà lunedì 19 alle 21, una mozione per invitare il Comune di Grosseto a fare un passo indietro su questa scelta, che ha creato molti malumori e alimentato il dibattito politico. "Quello che viene definito il ‘Manifesto della morte’, che nel maggio 1944 dava l’ultimatum ai militari sbandati e ai ribelli di consegnarsi ai tedeschi o ai fascisti per evitare la fucilazione, porta le firme di Mezzasoma e di Giorgio Almirante – aggiunge Giuntini –. Non c’è un nesso diretto tra quel manifesto e quanto avvenuto a Niccioleta ma c’è sicuramente una grande responsabilità politica di Giorgio Almirante su quella strage e sulle altre stragi nazifasciste che nei mesi successivi fino all’agosto del 1944 insanguinarono gran parte della Toscana, interessando ben 83 Comuni e provocando la morte di migliaia di civili. Niccioleta porta ancora le cicatrici di quella violenza. La morte degli 83 minatori e la sofferenza delle famiglie, delle vedove e degli orfani è arrivata fino ai nostri giorni, ed è ancora viva e presente nella comunità locale a distanza di decenni. I familiari delle vittime, ci mandano un messaggio chiaro: si rifiutano di dimenticare e ci chiedono di coltivare e onorare quella memoria. Per questo come sindaco sento il dovere di ribadire un profondo dissenso all’intitolazione di una via a Giorgio Almirante a Grosseto".
Cronaca"No a via Almirante" Il Consiglio comunale approva la mozione