
Niente mozione in Consiglio "Su via Almirante ci impediscono di parlare"
"Con una decisione senza precedenti, in aperta violazione della legge, il Presidente del Consiglio comunale ha deciso di impedire all’opposizione di portare in Consiglio la mozione per la revoca di via Almirante". Inizia così la nota dei capigruppo di minoranza di Grosseto Città Aperta, Movimento 5 Stelle, e Partito Democratico, De Martis, Gori e Bartolini. " Un fatto di assoluta gravità che pone l’Amministrazione comunale al di fuori del perimetro delle regole democratiche violando le più basilari prerogative del Consiglio – aggiungono –. Una decisione la cui matrice è tutta politica, affermando che la nostra mozione non può approdare alla discussione in Consiglio perché andrebbe "a scontrarsi con una decisione chiara e inequivocabile dell’Amministrazione". In altri termini, il Consiglio comunale non potrebbe esprimere il proprio dissenso rispetto ad una decisione assunta dalla Giunta. Dichiarazioni sulle quali ci sarebbe solo da ridere se la questione non fosse terribilmente seria, perché questa azione realizzata a quattro mani da sindaco e presidente del Consiglio per quanto politicamente, istituzionalmente e giuridicamente sgangherata, se fosse tollerata diverrebbe un pericolosissimo precedente, aprendo alla possibilità per la maggioranza di governo di bloccare sul nascere potenzialmente ogni proposta dei consiglieri comunali solo perché non allineata con l’azione politica della stessa maggioranza". Poi proseguono: "Peccato per Vivarelli Colonna e per il suo fido presidente del consiglio Fausto Turbanti che le leggi esistono, a cominciare dal Testo unico degli enti locali, e riconoscono piena sovranità alle assemblee elettive quale è il Consiglio comunale. Per questo abbiamo inviato una nota formale al presidente del Consiglio ed al sindaco affinché compiano immediatamente un passo indietro e calendarizzino la mozione per la prossima assise. Diversamente saremo costretti a rivolgerci al Prefetto perché sia ristabilito l’ordine democratico". Secondo la minoranza "è chiaro che all’origine di questo ennesimo scivolone del sindaco c’è la sempre maggiore debolezza del primo cittadino, che ancora una volta dimostra il suo cuor di leone (da tastiera) cercando ogni pretesto per sfuggire al confronto pubblico, per il timore di dover rendere conto delle sue scelte di fronte ai rappresentanti dei cittadini. I problemi della maggioranza se li gestiscano però in casa propria, senza che le loro dinamiche interne vadano ad interferire con l’attività del Comune che deve essere rivolta all’esclusivo interesse dei cittadini, e non di singoli gruppi politici o, magari, di singoli esponenti politici".