
Nicola Consolandi con la madre e la sorella, prima dell’incidente
Monte Argentario (Grosseto), 26 maggio 2025 – “Chiediamo una casa popolare per Nicola, o comunque un contributo per sostenere le spese dell’affitto”. L’appello è di Valentina Solari e di sua figlia Gioia, madre e sorella di Nicola Consolandi il ragazzo 26enne che si trova da quasi cinque anni in stato vegetativo dopo un brutto incidente. Nicola farà 27 anni ad agosto, ma dal settembre del 2020 si trova in condizioni critiche dopo essere caduto da un terrazzino alto 9 metri. I primi due anni li ha passati in un centro di riabilitazione, per poi essere riportato a casa dalla sua famiglia. Ha un grave danno cerebrale irreversibile e sta a casa per avere una vita dignitosa con l’amore dei suoi cari. La madre e la sorella di Nicola fanno quindi un appello al Comune e alle istituzioni per avere un sostegno.
“Nicola è un ragazzo in stato vegetativo, che è stato portato a casa perché deve morire a casa e non dentro un istituto – raccontano –. É stata dura anche trovare casa in affitto a Porto Santo Stefano, perché non ce ne sono e il costo è alto. Con le poche entrate che abbiamo, che sono la pensione di mio figlio che è di 760 euro e l’accompagno, è molto dura, io devo stare 24 ore su 24 con lui, andiamo avanti a malapena. Ringrazio la signora che mi ha affittato la casa, ma i costi sono alti quindi abbiamo bisogno di un sostegno dalle istituzioni. Non voglio fare polemica, ma siamo andati in Comune a chiedere aiuto, Nicola ha bisogno di una casa al piano terra. Ci hanno risposto che le case non ci sono, quindi ho chiesto una mano sull’affitto. Nicola è un caso particolare e le difficoltà sono tante, è a casa perché mi sono imposta di farlo stare qua in maniera dignitosa e non farlo morire dentro un istituto”. Le spese da sostenere sono tante e i soldi non bastano.
“Ci hanno dato un aiuto una tantum che è servito per prendere un mese di medicine – proseguono – ma dopo quello sono spariti tutti. Possibile che un ragazzo che versa in condizioni così gravi non venga attenzionato dal Comune e dalle istituzioni? Chiediamo una casa popolare oppure un aiuto economico per sostenere l’affitto. Purtroppo non si è fatto più vivo nessuno. Ripeto, non vogliamo polemizzare, ma la nostra situazione è difficilissima e Nicola ha bisogno di tante cure mediche. Ribadiamo che non facciamo polemica, ma abbiamo bisogno di un sostegno dalle istituzioni, in particolare dal Comune”.