Neve, speranze deluse. Cinque centimetri in tutto e solo in vetta

AMIATA Terminate le feste di Natale sull’Amiata l’inverno prova a farsi sentire. Quella che doveva portare, almeno stando alle previsioni, una...

Neve, speranze deluse. Cinque  centimetri in tutto e solo in vetta

Neve, speranze deluse. Cinque centimetri in tutto e solo in vetta

Terminate le feste di Natale sull’Amiata l’inverno prova a farsi sentire. Quella che doveva portare, almeno stando alle previsioni, una perturbazione favorevole per l’Amiata cioè con un bel carico di neve, in realtà non si è arrivata come preannunciata. I centimetri di neve caduti sono stati circa cinque e solo in vetta, ai poli (Prato delle Macinaie e Prato della Contessa) giusto una spolverata. Le temperature però sono – fortunatamente – scese e almeno fino a metà settimana rimarranno sotto lo zero.

Stando alle previsioni meteorologiche diffuse da Lamma Meteo, in Toscana per la giornata di oggi le temperature dovrebbero essere in diminuzione su valori inferiori alle medie, infine domani e giovedì stazionarie su valori inferiori alle medie specie nei valori massimi. Per il monte Amiata queste previsioni si traducono in temperature che non andranno sopra lo zero. Condizioni che permetterebbero alle società che gestiscono gli impianti di risalita della stazione sciistica amiatina (Ais e Isa) di prendere in considerazione l’opzione "innevamento artificiale".

Nelle prossime ore gli impiantisti decideranno cosa sia meglio fare, quindi se iniziare ad accendere i generatori di neve artificiale. Anche perché la stazione sciistica grossetana è stata scelta dalla ditta DemacLenko per sperimentare un nuovo generatore di neve che la produce con consumi energetici più bassi e a temperature più alte. Potrebbe essere questa l’occasione per mettere in funzione anche il nuovo machinario. Guardando invece alle feste appena terminate, tra gli operatori turistici c’è la certezza che l’assenza di neve si sia sentita e che abbia influenzato in negativo il turismo natalizio. Con la neve e con la stazione sciistica aperta l’economia della montagna viaggia a doppia se non a tripla velocità rispetto a quando la neve non c’è.