
"L’impegno richiesto alla scuola è davvero considerevole, ma crediamo molto in questo progetto, nelle sue finalità e nel contributo che può dare nella più generale lotta alla pandemia; per queste ragioni vi abbiamo aderito con convinzione ed entusiasmo". Così la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Grosseto 5, Francesca Iovenitti, commenta la sperimentazione dei test salivari molecolari nella sua scuola. "All’inizio abbiamo incontrato qualche reticenza da parte delle famiglie, tra le quali serpeggiava un po’ di scetticismo piucché altro alimentato da scarse e distorte informazioni sui test salivari – racconta la preside – Poi pian pianino, più il confronto su questo tema andava avanti e più le barriere si abbattevano. Determinante, credo, sia stato l’aver capito che quello che stiamo provando nelle nostre scuole è un vero e proprio test molecolare che non richiede alcuna controprova. E adesso le famiglie che hanno aderito sono convinte almeno quanto noi. È anche un discorso di responsabilità verso gli altri. Per questo abbiamo colto l’occasione per fare di questa esperienza anche un progetto didattico di educazione civica".