
Si chiama "Fare" ed è la nuova associazione nazionale che raccoglie al proprio interno gli operatori del settore extralberghiero provenienti da tutta Italia. Bed and breakfast, affittacamere e agriturismi sono i settori rappresentati dalla Federazione Nazionale strutture extra-alberghiere, fra i cui promotori c’è la follonichese Rita Lotti, presidente di Host Maremma Toscana e titolare di Domus Socolatae. Una associazione che inizia a muovere i primi passi nel gennaio 2020 poco prima della pandemia con i primi incontri. Poi, pochi giorni fa, finalmente Fare vede la luce. E la necessità di una nuova associazione era sentita fra gli operatori del settore extralberghiero.
"Sì, c’era bisogno di una associazione nuova – spiega Rita Lotti – che ci rappresenti come meritiamo. Quelle poche associazioni che ci sono sono politicizzate e non hanno fatto nulla per il settore extralberghiero". Un settore, questo, che si è sviluppato in modo massiccio negli ultimi anni. "Noi titolari di strutture extralberghiere – prosegue–siamo visti come fumo negli occhi dal settore alberghiero che ci considera come concorrenti. E così prima della pandemia dell’anno scorso ne abbiamo parlato e finalmente siamo arrivati a dare vita a Fare, una federazione libera e indipendente di oltre 40 associazioni presenti sull’intero territorio nazionale". La Federazione agirà non solo da organo di tutela ma anche da propulsore. Gli obiettivi di Fare sono chiari: diffondere e promuovere la conoscenza delle potenzialità del settore extralberghiero, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale locale, il territorio e i valori dell’ospitalità turistica familiare, promuovere la legalità e il rispetto delle normative. Insomma il settore considerato dai grandi la cenerentola dell’accoglienza turistica vuole esserci e nel modo giusto facendo sentire la propria voce. "Il nostro settore non è rappresentato né a livello nazionale nè regionale – spiega Lotti – e in piena pandemia lo abbiamo visto con i ristori. Chi ha una partita Iva li ha ottenuti ma chi opera senza, pur pagando le tasse, non ha ricevuto soldi".
"Il settore rappresenta il 55% dei posti letto sul territorio nazionale – prosegue – e alimenta un turismo alternativo di forte attrattiva promuovendo l’ospitalità diffusa in angoli del nostro paese dove non esisteva alcuna forma di ricettività". Ma come vanno le prenotazioni a Follonica? "Oltre alle camere della Domus noi abbiamo due appartamenti – dice Lotti -. Li abbiamo affittati a settimane, e luglio e agosto sono prenotati. La primavera invece stenta e dobbiamo completare le prenotazioni per giugno e settembre".
Angela D’Errico