
GROSSETO Se n’è andata a 55 anni. Dopo che la malattia non gli ha lasciato scampo e un aggravamento improvviso quando...
GROSSETO
Se n’è andata a 55 anni. Dopo che la malattia non gli ha lasciato scampo e un aggravamento improvviso quando sembrava che le cose volgessero per il meglio. Grosseto, la Maremma, ma anche la Tuscia, piangono Sara Magrini (foto), originaria di Grosseto, ma da tempo residente a Tuscania. E’ lì infatti che lavorava come ricercatrice e insegnante all’università della Tuscia. Ogni fine settimana infatti tornava in Maremma dalla sua famiglia alla quale era molto legata. Lascia il compagno Andrea Caldelli, dirigente dell’Altra Città, molto conosciuto e apprezzato professionista e due figlie. Sara Magrini era stata una delle fondatrici della Banca del Germoplasma della Tuscia, una struttura dedicata alla conservazione della flora autoctona. La sua specializzazione erano le orchidee e di quello si occupava anche adesso. E’ stata autrice di circa 145 pubblicazioni accademiche che sono state utili a studenti di tutto il mondo e lo saranno anche per gli anni a venire. Una perdita immane anche il mondo accademico dell’università della Tuscia, per la quale la ricercatrice era una delle punte di diamante nel suo campo. Ieri pomeriggio la salma è arrivata al cimitero di Sterpeto dove è stata visitata da migliaia tra parenti, amici o semplici conoscenti che avevano apprezzato le sue conoscenze scientifiche ma anche la sua bontà d’animo. Molti i messaggi di cordoglio che sono arrivati alla famiglia anche tramite i social. I funerali si celebreranno oggi alle 11.30 nella chiesa di San Francesco a Grosseto.