"Monteregio, abbandono totale" Minoranza compatta per la tutela

Affondi e richieste: "In campagna elettorale la zona al centro di promesse. Che sono rimaste tali"

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"Il Castello di Monteregio è un bene di grande valore che la storia ci ha consegnato un tempo sede di uno dei primi ospedali aperti in Toscana. Oggi questo bene rischia di morire grazie all’indifferenza delle istituzioni". Iniziano così Daniele Brogi consigliere della Lega, Fiorenzo Borelli (Massa Comune), Daniele Gasperi (Pci), Filippo Rinaldi (FdI), Paolo Bicicchi (Italia Viva), Fabrizio Ferrari (Azione). "L’immobile – aggiungono – per una assurda norma, è stato regalato all’Asl che, dopo il trasferimento dell’ospedale e del Falusi, lo ha messo in vendita. Ma sono passati 20 anni e la struttura sta crollando". Secondo la minoranza "non sono mancate le promesse delle autorità cittadine: la prima è stata appunto quella politica contenuta nel programma di mandato di Giuntini del 2014 dove il Castello veniva messo tra le priorità da risolvere. Nel 2021 sembrava pronto un mega investimento con un utilizzo per fini turistici con addirittura la presenza di figure internazionali come Cannavacciuolo. Il tutto sostenuto da dichiarazioni di soggetti istituzionali come Marras e lo stesso sindaco. Il risultato: solo chiacchiere da bar senza nessun fondamento". Secondo la minoranza, compatta come non mai, "in alternativa si dovrebbero invece cercare finanziamenti pubblici per gli interventi di manutenzione straordinaria e poi cercare sul mercato chi ha capacità imprenditoriali in grado di gestire le attività. In ambo due le ipotesi una cosa è certa: si deve uscire dallo stallo di questi anni, muoversi e cercare partner affidabili. Se si continua a non fare nulla, a fare ponteggi, interventi tampone, oltre a spendere tante risorse si rischia di vedere il collasso di un’altra struttura per poi il giorno dopo piangersi addosso e dare la colpa ad eventi meteo, sfortuna o altre banali scuse, come avvenuto per le mura. Non si deve neppure scaricare tutto sulla Asl – chiudono – che ha le responsabilità formali essendo proprietaria, perché le responsabilità morali e storiche che hanno una rilevanza forse maggiore sono di chi ci governa che promette, come ha fatto dal 2014, ma non concretizza".