
La Gora a Follonica
Follonica (Grosseto), 21 giugno 2023 – E come ogni estate, immancabilmente, si ritorna a parlare dei miasmi della Gora, del depuratore e dei relativi disagi per turisti e cittadini. "In molte zone nel centro città in particolare, il sistema fognario è misto, ovvero senza la separazione tra acque bianche e nere – iniziano così "In movimento per Follonica" e "Follonica nel cuore" – Situazione questa che specialmente in occasione di forti piogge, vede i liquami sversare direttamente nella Gora. I quattro milioni di euro di investimenti che l’amministrazione si sta accingendo a spendere arrivano dopo molti anni di ritardo e di sicuro non risolveranno, tra le altre, il problema del divieto di balneazione". Secondo la minoranza "la Gora nasce a monte come canale per l’irrigazione e gli emungimenti, specialmente nel periodo estivo, sono consistenti ed è difficile escludere che non vi siano anche allacci indebiti. Difficile, tra l’altro, pensare che i fattori inquinanti si limitino al solo sistema fognario poiché il torrente attraversa Follonica nel suo tratto terminale . A tale riguardo nel dicembre 2022 il Comune di Follonica ha aderito al " Contratto di fiume della Val di Pecora" insieme ai comuni della nostra zona ed altri enti. Uno strumento finanziato dalla Regione Toscana che in maniera partecipata dovrebbe creare unità d’intenti nella gestione dei nostri fiumi e torrenti. Non sappiamo quale sia lo stato dell’arte ma di sicuro Follonica dovrebbe sedere a quel tavolo per strappare una gestione del Petraia più rispettosa e sostenibile". Sul fronte follonichese, infine, nulla è dato sapere sugli studi che avrebbero dovuto definire gli interventi sulla foce della Gora. "Allungare i pennelli esistenti affinché gli sversamenti avvengono lontano dalla costa o, al contrario, ritornare ad uno stato originario del torrente per facilitare le movimentazione delle sabbie evitando, appunto, gli abbancamenti che ci sono a sud (area circolo cala violina) e a nord (area cani Viale di Carducci) – chiudono – Tutti nodi che non ci risulta siano stati sciolti e che si intersecano intimamente con il futuro della zona che, ricordiamolo, è la porta d’ingresso del quartiere di Senzuno: con i miasmi attuali quale futuro potrà avere il plesso della scuola di Via Gorizia che presto dovrà essere trasformato? Pensare di aver risolto i problemi tagliando le siepi di via Carducci è francamente limitativo visto che il viale ha bisogno di un restyling degno di una località turistica".