MATTEO ALFIERI
Cronaca

Manciano, Giunta nel caos. Fuoco di fila su Marco Galli: "Ha rapporti con il Pd"

Valeria Bruni crea un gruppo autonomo e attacca: "Io sono stata mandata a casa per molto meno". Bulgarini legge gli sms di Anna Lesh sul "gruppo Schlein".

Se non è un altro terremoto, poco ci manca. Gli scricchiolii nella maggioranza di Manciano si fanno sempre più forti. Soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale che ha visto la giunta Morini confrontarsi per la prima volta con Valeria Bruni, ex vicesindaco, a cui sono state tolte tutte le deleghe visto la presunta vicinanza al Pd. Valeria Bruni, nel suo intervento, ha annunciato che uscirà dalla maggioranza per formare un gruppo autonomo e ha accusato Morini di usare due pesi e due misure nei confronti di un altro componente della Giunta, Marco Galli, ex sindaco Pd e ora "uomo forte " della giunta di centrodestra guidata da Morini. "Mi avete fatto fuori – ha detto Bruni – accusandomi di avere rapporti con il Pd. Quando ci sono altri che lo fanno". La miccia è è esplosa quando il capogruppo di maggioranza Roberto Bulgarini ha letto alcuni messaggi che la consigliera Lesh avrebbe mandato nel gruppo del Pd della mozione Schlein. Messaggi che sarebbe "usciti" grazie a Galli che avrebbe ancora contatti con la segreteria provinciale. "Marco Galli utilizza in maniera impropria messaggi di chat del Pd provinciale – inizia Alessandro Giomarelli, segretario dell’unione comunale del Pd – se vuole salvare la sua dignità personale dovrebbe dimettersi per rispetto della propria storia politica. Rimaniamo esterrefatti di come un ex sindaco del Pd possa cadere così in basso. Scagliarsi addosso al partito, affermando cose inopportune e utilizzando il dialogo con i vertici provinciali, che lui stesso ha sempre mantenuto, per fare la sua politica di convenienza, è indegno". Secondo Giomarelli l’Amministrazione "ha perso la maggioranza tra i cittadini e il progetto politico di Morini è finito. Marco Galli, prima di scagliarsi contro il Pd, che gli ha dato tutto, farebbe bene a dimettersi. Lo aspettiamo in Consiglio venerdì, dove dovrà spiegare perché a distanza di un anno e mezzo non è stato neanche in grado di approvare il Piano attuativo delle Terme di Saturnia".