
Quando Faruk, re deposto d’Egitto, a metà degli anni Cinquanta arriva in esilio in Italia col suo mega yacht al largo di Porto Ercole, sulla spiaggia di fronte non c’è nulla se non una signora che in una capanna prepara qualche panino per i bagnanti del posto che ben conoscono le stupende acque ai piedi del promontorio.
Re Faruk conobbe quella donna, e anche lui inizò a rifocillarsi nelle calde giornate assolate in quella capanna-bagnetto. "Donna Licia" la chiamava l’ex re, poi col passare "Mamma Licia" per le attenzioni che quella donna era solita riservare a tutti i fruitori della spiaggia. Ebbene, lo stabilimento balneare ’Mamma Licia’ è ancora lì, a Porto Ercole, con la cortesia di sempre e con la voglia di far trascorrere una vacanza senza paragoni a tutti i suoi clienti. "Questo è uno stabilimento che può vantare ben quattro generazioni – dice orgoglioso Giovanni Consolati, uno dei tiolari della concessione – Possiamo dire di essere il primo stabilimento che ha aperto all’Argentario. Ovviamente dai tempi dell’originale ’Mamma Licia’ ci siamo sviluppati. Non abbiamo più una semplice capanna, ma una struttura organizzata in ogni dettaglio. Lo spirito, però, è rimasto quello di allora. Quello dell’accoglienza". ’Mamma Licia’ Paradiso dei romani. "Questa è la loro seconda casa, possiamo dire – riprende Giovanni Consolati – Un clientela esclusiva certo, ma accogliamo tutti a braccia aperte senza fare distinzioni. Abbiamo un ristorante con pesce fresco e piatti solo di altissima qualità, lo stabilimento balneare, lo snack-bar perchi a pranzo vuol restare più leggero. Punto di forza è il parcheggio interno. Chi viene da noi non ha problemi di trovare il posto perché c’è un’altissima rotazione. Abbiamo circa 80 posti auto".