ANDREA CAPITANI
Cronaca

Maledetta Aurelia: "Che Meloni intervenga. Non si può più aspettare"

Nieto, ’Svolta per l’Argentario’: "Si sentono promesse, annunci, proclami ma qualcosa resta sempre in sospeso. C’è chi ogni giorno rischia la vita".

Nieto, ’Svolta per l’Argentario’: "Si sentono promesse, annunci, proclami ma qualcosa resta sempre in sospeso. C’è chi ogni giorno rischia la vita".

Nieto, ’Svolta per l’Argentario’: "Si sentono promesse, annunci, proclami ma qualcosa resta sempre in sospeso. C’è chi ogni giorno rischia la vita".

"Sull’Aurelia, nel tratto tra La Torba e Il Chiarone, faccio un appello all’urgenza della messa in sicurezza". Marco Nieto (foto in alto) capogruppo di opposizione di ’Svolta Per l’Argentario’, lancia il grido d’allarme sulla strada che ha visto, nella giornata di martedì, un’altra vittima a seguito di un disastroso incidente.

"Promesse, annunci, proclami di ’tutto è pronto e stanziato’ per partire con i lavori – tuona Nieto –. Eppure quel tratto continua a parlare una lingua pericolosa: incidenti che devastano famiglie, vite spezzate e una ferita aperta nella normalità quotidiana. Non è una questione di spettacolarità: è una questione di sicurezza, di dignità, di futuro per chi passa lì ogni giorno. Al momento, quel tratto di strada resta una trappola di velocità e confusione. L’assenza di corsie doppie rende problematico l’attraversamento di veicoli lenti, aumenta i rischi per i mezzi pesanti e trasforma ogni uscita in un possibile incubo. A ciò si aggiunge una condizione spesso carente di illuminazione, segnaletica adeguata, barriere di sicurezza e spazi di emergenza: una ricetta per incidenti, per dolore e per ritardi che si scaricano su chi lavora, su chi studia, su chi vive in quelle comunità".

La messa in sicurezza non è un lusso, "è una necessità operativa – prosegue Nieto –. Diventa un investimento sul presente e sul futuro della zona, un impulso all’economia locale, una tutela per chi si muove tra La Torba e Il Chiarone, tra le città e le campagne che si intrecciano lungo questa arteria. Non si tratta di creare opere faraoniche o di mercanteggiare con la geometria delle tratte autostradali: si tratta di offrire una strada all’altezza della dignità di chi la percorre, con corsie separate, banchine protette, una buona illuminazione notturna, segnaletica chiara e interventi di messa in sicurezza immediati dove necessario. Nel corso degli anni ho assistito a una serie di annunci, di pressanti promesse e di dichiarazioni di cantierabilità. Qualcosa resta sempre sospeso. Nel frattempo, ogni giorno, , si continua a rischiare".

"Se si vuole davvero mettere in sicurezza quel tratto – chiude Nieto –, serve una svolta, e serve ora. L’appello è chiaro e diretto: il presidente del Consiglio si assuma l’impegno, mettendo in campo un cronoprogramma vincolante, trasparente e verificabile. E ora è il momento di agire".

Andrea Capitani