REDAZIONE GROSSETO

L’Usb attacca:: "Dall’Asl risposta debole"

L'Usb denuncia l'aggressione all'infermiera nel reparto di psichiatria a Grosseto come sintomo di gravi carenze strutturali e organizzative, evidenziando la mancanza di personale e di misure per garantire la sicurezza.

"L’aggressione all’infermiera avvenuta nel reparto di psichiatria non può essere derubricata come una reazione incontrollata di un paziente". È quanto affermano dall’Unione Sindacale di Base in merito all’episodio recentemente accaduto all’ospedale di Grosseto. "Rigettiamo l’inconsistente rappresentazione dell’accaduto che dà l’Asl e riteniamo che l’ episodio – proseguono dall’Usb – sia emblematico dei disagi e delle difficoltà che stanno attraversando i servizi di psichiatria della provincia e il personale che vi opera. L’aggressione costituisce solo l’ultimo anello di una catena di episodi che hanno caratterizzato gli ultimi due anni e che, pur denunciati e segnalati, non hanno prodotto nessuna iniziativa o misura organizzativa mirate ad aumentare la sicurezzai". La Psichiatria è da tempo in carenza di personale. "Il reparto di Psichiatria – concludono – nato per occuparsi della fase acuta della malattia si è trasformato nel tempo in una sorta di struttura semi residenziale a causa della mancanza di strutture ricettive intermedie indispensabili per garantire il proseguo del percorso terapeutico. Ma sempre più spesso, il personale rimane solo in reparto perché il medico è impegnato al Pronto soccorso".