NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Le sfide ancora da vincere: "Consapevolezza di se stesse e rafforzare la collaborazione"

Intervista con Stella Bevilotti, presidente del Movimento Confartigianato Donne Impresa "Serve coraggio, creatività e costanza per invertire la tendenza che ci vede tuttora in disparità".

Stella Bevilotti

Stella Bevilotti

GROSSETO

In occasione della Giornata della Donna Stella Bevilotti, presidente del Movimento Confartigianato Donne Impresa Toscana, fa il punto.

Presidente Bevilotti, l’8 marzo è un momento per riflettere sulle donne nel mondo del lavoro. A che punto siamo oggi?

"Ogni anno parliamo di parità di genere e ogni anno ci rendiamo conto di quanto il processo sia ancora lento. È frustrante per noi donne dover constatare che il gap è ancora evidente in tutti gli ambiti: nel lavoro, nella famiglia, nella società civile. Il cambiamento deve essere sistemico, ma soprattutto culturale. E questo, si sa, è il più difficile da raggiungere. Uno dei temi che spesso viene sollevato è quello della competizione tra donne".

Crede che sia un freno alla crescita professionale femminile?

"Per molto tempo si è detto che le donne sono le peggiori nemiche delle donne. Ammetto che anch’io, in passato, l’ho pensato. Ma oggi ho cambiato idea. Ho incontrato donne straordinarie, capaci di creare reti solidali, di supportarsi senza cadere nella logica della rivalità. La competizione è un tratto naturale dell’essere umano, ma è stato il modello maschile a trasformarla in un meccanismo di selezione spietata. E così ci siamo ritrovate a lottare per pochi posti di rilievo anziché unire le forze per ampliare le opportunità".

Quindi la chiave è la collaborazione?

"Esattamente. Non possiamo più accettare il modello del ’ne rimarrà solo una’. Dobbiamo abbandonare la competizione e scoprire la forza della collaborazione, creando una rete di supporto reciproco. È un falso mito quello che ci vuole rivali: è una strategia patriarcale che si basa sul ’divide et impera’. Ma noi possiamo riscrivere la narrazione".

Come si può concretizzare questo cambiamento?

"Serve coraggio, creatività e costanza. Il coraggio di essere noi stesse, di non conformarci agli schemi imposti, di affermare il nostro valore senza modelli precostituiti. La creatività intesa come capacità di vedere oltre, di innovare e di costruire un futuro sostenibile (La vera eredità per i nostri figli). E la costanza, perché la strada è lunga e piena di ostacoli, ma con determinazione possiamo superarli. È tempo di costruire una rete di donne che non si lasciano più dividere da logiche esterne".

Se questa rete si consolidasse, quali potrebbero essere le conseguenze?

"Sarebbe la vera rivoluzione! Se le donne prendessero consapevolezza della straordinaria forza delle alleanze al femminile, se trovassero finalmente una unità di intenti basata sulla valorizzazione delle competenze e delle diverse esperienze, superando gli egoismi, uscendo dalle smanie (indotte) di protagonismo, ricchezza e potere, allora sì, che il sistema attuale inizierebbe davvero a cambiare!"