REDAZIONE GROSSETO

Lavori edili negati Ma vince al Tar

Lavori edili negati Ma vince al Tar

Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla proprietaria di un immobile ad uso residenziale situato a Cala Grande, sulla strada panoramica che costeggia il mare dell’Argentario. La proprietaria il 28 ottobre 2021 aveva chiesto il rilascio del permesso di costruire per un intervento di ristrutturazione edilizia e prima della presentazione della domanda aveva anche chiesto e ottenuto dal Comune l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta relativo al vincolo idrogeologico. Il Comune ha poi risposto che "l’intervento sarebbe qualificabile come nuova costruzione, non ammesso con Scia e, in relazione all’immobile, è pendente anche la domanda per il rilascio del permesso di costruire, con conseguente violazione del principio di unitarietà degli interventi".

La proprietaria dell’immobile ha contestato le tesi del Comune e lo ha diffidato ad annullare in autotutela l’atto, ricorrendo successivamente al Tar dato che, a distanza di nove mesi dalla presentazione della domanda, l’ente non aveva rilasciato il permesso a costruire, ritenendo quindi "illegittimo il silenzio serbato sulla sua istanza e il fatto che il ritardo nel rilascio del titolo edilizio richiesto sia causa di notevole danno". Il tribunale amministrativo ha ritenuto fondato il ricorso e ha dato ragione alla proprietaria, condannando il Comune di Monte Argentario al pagamento delle spese di giudizio (2mila euro), oltre agli accessori di legge e il rimborso del contributo unificato. Oltre all’obbligo dell’amministrazione comunale di provvedere all’istanza di permesso a costruire.