Diletta Menichetti
Grosseto, 19 marzo 2020 - Discutere una tesi dal proprio salotto. Questo, “purtroppo”, è possibile al tempo del Coronavirus. E' quanto accaduto ad una ragazza di Grosseto. Diletta Menichetti, studentessa maremmana, ha infatti discusso la propria tesi di master comodamente da casa propria, collegata ad un pc. Giacca e camicia sopra, pigiama e pantofole sotto.
L'emergenza sanitaria nazionale, obbligando cittadini e docenti a stare in casa, e le università a chiudere, ha rivoluzionato la consuetudine di tutti gli studenti, che, grazie alla tecnologia, si sono comunque potuti togliere le proprie soddisfazioni senza lo stress di stare di fronte ad una commissione. Anche se la commissione era tutta collegata davanti ad uno schermo.
“Avrei dovuto discutere la mia tesi di master al Politecnico di Milano – racconta Diletta Menichetti -. La data era stata fissata per il 13 marzo nel capoluogo lombardo. La tesi, che aveva come argomento un progetto per installazioni per il Fuorisalone di Milano, era stata scritta ed elaborata ed ero pronta ad andare a Milano. Poi a febbraio le università hanno iniziato a chiudere. Ero in ansia, perché non sapevo come si sarebbe risolta la questione della tesi. Poi, prima del decreto che in pratica ha “chiuso tutto” dall'università ci hanno comunicato via mail che la laurea sarebbe stata discussa live con Cisco. In corso d'opera ci volevano dare la laurea del master d'ufficio, senza discussione, ma con altri studenti ci siamo ribellati, perché volevamo vedere premiati i nostri sforzi con una discussione vera e propria”.
Quindi l'emergenza che ha “bloccato” tutta Italia, ha costretto il Politecnico di Milano ad organizzarsi con la tecnologia. L'università milanese, tramite la piattaforma Cisco – uno strumento similare al più comune Skype – ha dato l'opportunità alla studentessa grossetana di esporre la propria tesi di master nonostante l'emergenza.
“Venerdì – racconta Diletta Menichetti -, mi sono svegliata con calma, ho fatto colazione e mi sono preparata. Il tutto senza ansia né stress, e soprattutto da casa mia. Poi ho acceso il pc e mi sono collegata con i professori, ognuno da casa propria. E' stata un'emozione diversa, sicuramente c'era più tranquillità nell'esporre la tesi perché ero comodamente a mia agio. Avevo ancora i pantaloni del pigiama”.
Una situazione differente alla realtà, ma obbligata dall'emergenza attuale. La studentessa, già in possesso di una laurea all'università di Firenze in design, ha esposto la propria tesi di master ai professori dal tavolo del proprio salotto. Alla fine della video conferenza però, nessuna festa, nessun coro da parte degli amici.
“In casa c'erano solo i miei genitori ed il mio fidanzato – racconta -, i quali a loro volta coi telefoni hanno fatto la diretta ad amici e parenti. Mi è mancata la gioia finale, mi è mancato non poter festeggiare con tutti gli amici e i parenti dal vivo. Ma per questo ci sarà tempo”. La studentessa di Grosseto adesso attende di sapere il voto dalla commissione che, mercoledì si riunirà nuovamente su Cisco per decretate la laurea master agli studenti.