Grazie ad un controllo incrociato, è emersa una notevole incongruenza tra i dati relativi alla tassa di soggiorno comunicati dai privati cittadini e dalle attività ricettive al Comune di Follonica. Sono infatti stati svolti specifici controlli per verificare la regolarità della corresponsione dell’imposta di soggiorno da parte delle strutture ricettive del territorio e dei privati cittadini, e sono emerse delle incongruenze macroscopiche tra il numero di turisti registrato in città e le imposte versate. "Si tratta di controlli fatti per l’anno 2021 – spiega l’assessore al bilancio e al patrimonio Francesco Ciompi – Abbiamo confrontato i dati relativi alle presenze che sono state dichiarate al Comune di Follonica e quelli, forniti dall’Agenzia delle entrate, e non tornano". Questo è solo uno dei vari controlli che l’Amministrazione comunale ha predisposto per far emergere le situazioni di difformità. "Vogliamo invitare le strutture o i privati che pensano di aver commesso delle inesattezze nelle dichiarazioni a verificare la trasmissione dei dati – prosegue Ciompi – Basterà prendere contatti con gli uffici comunali, in modo da sanare le varie posizione, per evitare di incorrere nel recupero forzoso dell’imposta non versata. L’imposta di soggiorno consente all’Amministrazione comunale di realizzare numerose migliorie per la città: a breve saranno ben visibili gli interventi sul verde cittadino finanziati con i proventi del 2021".
CronacaLa tassa di "soggiorno" non torna: controlli incrociati del Comune