La rabbia e lo sconcerto: "Il corpo di nostro figlio fuori dalla cella frigorifera"

I genitori di Leonardo Di Marte chiamano i carabinieri che arrivano all’obitorio "E’ ridotto in modo tale da non poter essere esposto. Presenteremo una denuncia".

La rabbia e lo sconcerto: "Il corpo di nostro figlio fuori dalla cella frigorifera"

La rabbia e lo sconcerto: "Il corpo di nostro figlio fuori dalla cella frigorifera"

"Non potremo neanche vedere nostro figlio per l’ultima volta, perché la salma non è stata messa nella cella frigorifera ma tenuta in una stanza con la sola aria condizionata e adesso non è nelle condizioni di poter essere esposta. Abbiamo chiamato i carabinieri, abbiamo raccontato quanto accaduto e faremo denuncia".

E’ quanto ci racconta al telefono la mamma di Leonardo Di Marte, il centauro di 38 anni che ha perso la vita sulla Scansanese nello scontro frontale fra la sua moto e quella condotta da Mattia Cappellani (19 anni), anche lui deceduto.

La donna, ieri, insieme al marito e agli altri familiari ha dovuto vivere una situazione che aggiunge rabbia al dolore.

"L’incidente è accaduto domenica alle 9 e mio marito ha fatto il riconoscimento alle 15 – racconta la donna –. Dopo di che non abbiamo saputo più nulla fino a stasera (ieri per chi legge, Ndr), quando ci hanno dato il nullaosta per la sepoltura. Il titolare dell’agenzia funebre ci ha detto però che il corpo è in condizioni tali da non poter essere esposto e che non vanno neanche più bene i vestiti che avevamo preparato. Dice che dovrà addirittura cambiare la bara, perché quella che avevamo scelto adesso non va più bene. Io questa cosa non la posso accettare, neanche un animale si tratta in questa maniera".

Nell’obitorio dell’ospedale "Misericordia" ci sono tre celle frigorifere e pare che fossero tutte già occupate.

I genitori hanno parlato con i carabinieri ("Li abbiamo chiamati noi, erano gli stessi che hanno rilevato l’incidente", racconta ancora la donna) e stamani andranno in caserma a formalizzare la denuncia.

La Asl, che abbiamo contattato per avere riscontri, al momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni.