"La mafia spiegata a mia figlia" vince il Premio Speciale Firenze

Fiorino d’Oro per l’autore del libro, Edoardo Marzocchi ufficiale della Finanza in servizio alla Dia di Firenze

Migration

Il libro di Edoardo Marzocchi, ufficiale della Guardia di Finanza in servizio alla Dia di Firenze, "La mafia spiegata a mia figlia" ha vinto il premio speciale "Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e loro scorte. Eroi del nostro tempo" al Premio Firenze 2022. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il libro di Marzocchi ha ricevuto, nel trentennale delle stragi di Capaci e via d’Amelio, il premio speciale dedicato agli eroi dell’antimafia. La motivazione della scelta, letta dalla giuria prima della consegna dell’attestato e del Fiorino d’Oro all’autore, recita così: "Mafia e antimafia. Una lunga, più che secolare, storia italiana. La mafia è nata nel tempo e, come tutte le cose umane, avrà fine nel tempo. Questo era un punto fermo nella visione strategica di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’autore, impegnato con dedizione e valorosa professionalità nel contrasto al crimine organizzato, ha scritto un libro per spiegare i fondamenti di questa storia alla propria figlia, e lo ha fatto con l’esperienza accumulata ma anche con l’istinto pedagogico di un padre e la vena felice di uno scrittore". In quest’opera Edoardo Marzocchi si rivolge in particolare ai giovani nati dopo il 1992, che percepiscono quell’epoca come un periodo lontanissimo, noto soprattutto per le commemorazioni, i documentari o alcune serie tv. E oggi bisogna stare attenti a non commettere un altro tipo di errore, quello di illudersi che una mafia che non si vede possa essere scomparsa. Perché, come diceva Falcone, è vero che si tratta di un fenomeno umano che ha avuto un inizio e avrà anche una fine, ma bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave che si può vincere solo impegnando tutte le forze migliori delle istituzioni. Anche per questo, Edoardo Marzocchi ha preso la parola subito dopo aver ricevuto il premio per dedicarlo a quegli eroi silenziosi che ogni giorno, lontano dal clamore, si impegnano per la legalità. E poi, come ha aggiunto lui, un’altra dedica importante è andata alla moglie Federica, conosciuta vent’anni fa a Palermo, durante la sua prima esperienza di comando e senza la quale oggi non ci sarebbero né le sue figlie né, tantomeno, questo libro.