Si può sciare o no? Per i maremmani, sciare significa Monte Amiata, Prato delle Macinaie e Prato della Contessa. Quest’ultimo è una vasta radura aperta sulla faggeta nel comune di Castel del Piano, ad un’altitudine di 1410 metri, coperta di neve in inverno e di erbe e fiori profumati in primavera ed estate. Ma perché il nome Prato della Contessa? Una storia, anzi una leggenda, narra di una ragazza bionda e bella, la contessina Gherarda Aldobrandeschi di Cana, che si invaghì, ricambiata, del principe Adalberto di Chiusi. La contessina desiderò un grande prato per dare un ricevimento con dame e cavalieri; così, a colpi di scure, il terreno fu disboscato e al posto degli alberi fu creato un bel campo fiorito. Il solenne ricevimento avvenne, la contessa incontrò il suo cavaliere e i due si promisero fedeltà, pensando al matrimonio. Ma i fratelli di lei, i conti Aldobrandeschi, imposero alla sorella di sposare Orsino, conte di Pitigliano, poiché l’alleanza con la potente famiglia si confaceva alle loro mire. Non potendo coronare i suoi sogni, la contessa si ritirò in un monastero di Abbadia S.Salvatore, dove si dice che ricevesse le visite segrete di Adalberto, che, a sua volta, scomparve misteriosamente dalla scena. Di quella storia rimase solo il prato fiorito, che ancora oggi mantiene vivo il legame con la contessa innamorata.
Rossano Marzocchi