
Pier Luigi Piro
Revoca della dichiarazione di apertura di liquidazione giudiziale e obbligo, però, per la cooperativa "I Pescatori" di presentare "ogni trenta giorni al tribunale di Grosseto una relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa, con l’obbligo di rispondere tempestivamente a eventuali richieste di informazioni, chiarimenti e documentazione da parte del curatore".
Si chiude così la sentenza della Corte di Appello di Firenze che ha accolto il ricorso della cooperativa lagunare con il quale si contestava appunto la decisione presa dai giudici maremmani. In particolare, la Corte di Appello – contrariamente a quanto sostenuto in primo grado – ha ritenuto fosse ammissibile la domanda di concordato preventivo in continuità aziendale che i legali della cooperativa presentarono lo scorso 29 gennaio. Decisione che di fatto bloccò sul nascere l’iter che, in caso di accogliemento della proposta, avrebbe invece condotto fino al voto dei creditori che avrebbero dovuto esprimere il loro parere sul piano. Cosa che adesso, quindi, potrà accadere.
I giudici fiorentini, insomma, accogliendo su questa specifica richiesta le tesi difensive, hanno evidenziato come "la domanda di concordato preventivo sia stata proposta tempestivamente" sostenendo che "il Tribunale di Grosseto ha svolto un sindacato preliminare eccedente quello consentito nella fase di valutazione preliminare di ammissibilità" e, inoltre, "non ha adeguatamente considerato anche la possibilità di assegnare un termine per apportare integrazioni al piano e produrre nuovi documenti".
Quindi adesso dovrà essere accolta la richiesta di concordato preventivo e aspettare il parere dei creditori. In questo contesto un peso specifico importante l’avrà il voto dell’Agenzia delle Entrate che fra pendenze accertare e quelle contestate reclama un credito di circa 4 milioni (la metà del passivo totale), ma anche di fronte al silenzio o al suo voto negativo il Tribunale potrebbe dare seguito alla procedura "se la proposta di soddisfacimento dell’Agenzia delle Entrate o degli enti gestori di forme di previdenza o assitenza obbligatorie – sottolineano i giudici fiorentini – è conveniente o non deteriore rispetto all’alternativa liquidatoria".
"E’ una notizia importante – dice Pier Luigi Piro, presidente de La Peschereccia –. Adesso però tecnici e legali dovranno riproporre un piano concordatario che tenga conto anche della situazione di emergenza attuale e le difficoltà che ne conseguono. Ci sarà da lavorare tanto, ma sono fiducioso".