REDAZIONE GROSSETO

"Io, prigioniero a Londra E senza notizie certe"

L’odissea di Lorenzo Vichi, studente grossetano che doveva rientrare a casa dopo aver concluso un’esperienza lavorativa nella città inglese

A volte è una corsa contro il tempo altre, invece, tutto si trasforma in una snervante, lunga attesa fatta di molte incertezze e frammenti di notizie raccattate qua e là. Da internet, da compagni di sventura aggrappati al desk delle Compagnie aeree, dalle telefonate a genitori o amici in Italia. La domanda è sempre la stessa: "C’è un aereo che decolla da Londra e ci riporta verso casa?". Non necessariamente con un volo diretto, magari anche facendo scalo intermedio, poi da lì ognuno si organizzerà. La corsa contro il tempo sta proprio lì, ovvero essere pronti a prenotare un eventuale imbarco con qualsiasi Compagnia, perché comunque i posti che sarebbero disponibili mai potrebbero soddisfare tutte le richieste. La lunga attesa, invece, unisce il momento in cui cancellano un volo programmato con quello in cui si spera di vedere sugli schermi la scritta di un altro.

E’ questa la situazione che sta vivendo anche il grossetano Lorenzo Vichi, 22 anni, attualmente "prigioniero" a Londra, città nella quale negli ultimi due mesi e mezzo ha vissuto e lavorato. Un ruolo di responsabilità, all’interno di Mercato Metropolitano, e soprattutto un’esperienza formativa a corredo del percorso che a breve lo porterà alla laurea nella facoltà di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Doveva rientrare a Grosseto domani, volo già prenotato, e invece...

"Invece sono qui, a Londra, bloccato come almeno altri 2500 italiani – racconta Lorenzo –. Il volo è stato cancellato".

In realtà questo non è l’unico volo che è stato annullato.

"No, infatti – conferma –. Quando la situazione ha iniziato a farsi critica, benché avessi questa prenotazione, ho provato ad anticipare il rientro. Avevo trovato un posto su un volo in partenza domenica alle 19.55 con destinazione Firenze, ma anche questo è stato cancellato nella stessa giornata di domenica in seguito alla chiusura dei collegamenti fra l’Inghiltera e l’Italia decisa dal nostro governo".

Tutto questo mentre centinaia di connazionali erano già "parcheggiati" in aeroporto, valigie in mano, pronti a passare il primo check-in si fosse aperto.

"Il banco di assistenza clienti – racconta ancora Lorenzo – è stato preso d’assalto. Sono venute fuori proposte di ogni tipo, con scali improponibili e nessuna certezza che poi ci sarebbe stato comunque un modo di rientrare in Italia. E con prezzi da capogiro, fra l’altro".

E quindi? "E quindi – dice Lorenzo Vichi – la situazione è surreale. Nessuna informazione da parte dell’Ambasciata né dal Consolato italiano, nessuna certezza di poter rientrare. Io sono riuscito a prenotare un volo per sabato, partenza alle 18.20, arrivo a Ciampino. Ma sempre tutto in teoria...".