Intitolata una via a don Luigi Rossi

Il Comune di Massa Marittima intitola una via a don Luigi Rossi, parroco fondatore del Rifugio Sant’Anna nel 1945, dedicando la sua vita all'accoglienza e alla formazione dei giovani orfani della Seconda Guerra mondiale.

Intitolata una via a don Luigi Rossi

Intitolata una via a don Luigi Rossi

Il Comune ha deciso di intitolare una via a don Luigi Rossi (1913-2009) il parroco che nel 1945 ha fondato il Rifugio Sant’Anna, per prendersi cura dei ragazzi rimasti orfani durante la Seconda Guerra mondiale e che ha dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e alla formazione dei giovani. La cerimonia di intitolazione si è svolta ieri mattina. Don Luigi nacque il 16 marzo 1913 a Gerfalco, studiò in seminario a Volterra, a Massa Marittima e a Livorno. Fu ordinato sacerdote l’11 aprile 1936 nella Cattedrale di San Cerbone da Monsignor Faustino Baldini. Dopo un breve incarico come cappellano nella Cattedrale di Massa Marittima fu assegnato alla parrocchia di Pomonte all’Isola d’Elba. Nel 1943 venne chiamato a Massa Marittima a reggere la parrocchia di San Pietro all’Orto. Durante la guerra si prodigò a favore di quanti avevano bisogno del suo aiuto. È ricordato anche per aver ricomposto il cadavere di Norma Parenti, staffetta partigiana uccisa dalla barbarie nazista. Il nome di don Luigi è strettamente legato al Rifugio Sant’Anna. La guerra aveva lasciato orfani molti ragazzi e dal 1945 don Luigi iniziò a raccoglierne diversi nella canonica. Quando la canonica non fu più sufficiente utilizzò il convento di Santa Chiara. Grazie agli aiuti pervenuti dal Vaticano, dalla Società Montecatini e dalla solidarietà di alcune famiglie massetane, poté trasferire i bambini presso il Rifugio Sant’Anna nell’area di Poggio. A questi giovani il parroco dette un alloggio, un’istruzione, una casa per crescere. Nel 2002 l’Amministrazione comunale ha riconosciuto a Don Luigi e al Coro Minatori di Santa Barbara il Grosso d’oro. Nel 2016 gli è stato intitolato l’Istituto professionale di Massa Marittima.