Incendi, la Maremma in difficoltà A Cinigiano il dramma più grande

Chiusi da ieri i centri provinciali Aib dopo una stagione molto intensa. Abbruciamenti vietati fino al 15

Migration

La Regione ha chiuso proprio ieri i suoi 9 centri operativi provinciali Aib (antincendio boschivo) per la stagione 2022, lasciando operativa come sempre, la sala regionale Soup che gestisce sia le emergenze incendi che quelle di protezione civile del territorio. Chiude di conseguenza anche il Cop Grosseto, che dal 1° luglio fino a ieri, ha gestito tutte le risorse per la lotta attiva agli incendi del territorio Maremmano, coadiuvando associazioni di volontariato, enti comunali, tecnici dei parchi e dei comuni e risorse esterne come il corpo nazionale dei vigili del fuoco e macchine movimento terra, utili negli incendi di difficile gestione. La provincia grossetana, nel 2022, è stata protagonista di numerosi roghi su tutto il territorio: il primo incendio scoppiato il 26 marzo, fu nel comune di Monterotondo Marittimo, l’ultimo a La Torba il 29 agosto nel comune di Capalbio. Spicca su di tutti l’incendio di Cinigiano, che ha distrutto 900 ettari di vegetazione, portando devastazione e sconforto nella popolazione del piccolo paese amiatino. Così come le concitate settimane di apprensione per il territorio scansanese, più volte preso di mira dall’ira del fuoco. Giorni di terrore per Baccinello e la zona delle Trasubbie, per non dimenticare anche Manciano e le aziende piegate dalle fiamme. Oggi inoltre, le associazioni di caccia riunite, hanno organizzato una cena che raccoglierà dei fondi destinati alle zone sopracitate, simbolo di solidarietà per tutti gli abitanti colpiti. La pioggia ha fatto respirare la macchina regionale antincendio. Le tanto attese precipitazioni, hanno caratterizzato quasi tutta la seconda metà di agosto, e se da una parte hanno sicuramente creato disagi per la troppa abbondanza di acqua caduta in un lasso di tempo ristretto, hanno messo un bel freno sugli incendi boschivi, lasciando a "riposo" gli operatori Aib e le sale operative. Purtroppo, nonostante la fine dell’alta operatività, l’attenzione rimane molto alta soprattutto per zone di interfaccia urbano-foresta come tutta la pineta litoranea. Le associazioni di volontariato fanno sapere, che "nonostante la chiusura del Cop, rimarranno impegnate a difesa del territorio e delle zone ad alto rischio, continuando l’ottimo lavoro svolto sino ad oggi". Ricordano inoltre, che "date le condizioni ancora molto favorevoli alla propagazione degli incendi, la Toscana ha emanato il prolungamento del divieto di abbruciamenti vegetali fino al 15 settembre. L’eventuale non osservanza della regola, comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni in materia. Si ricorda inoltre alla cittadinanza di evitare comportamenti favorevoli alla propagazione di incendi e di usare il buonsenso in ambienti ad alto rischio".