MICHELE CASALINI
Cronaca

In mille per l’ultimo saluto a Bianciardi

Folla nella piazza di fronte alla chiesa di Borgo Carige. Don Marcello: "Un sindaco vicino alla gente, punto di riferimento per tutti"

di Michele Casalini

Le parole toccanti venute da più parti che nel corso della messa sono state dette nel ricordo di Settimio Bianciardi, il sindaco di Capalbio ucciso da un malore improvviso mentre era a caccia con alcuni amici, hanno raccontato di uomo e un amministratore ben voluto e stimato da tantissimi cittadini, colleghi, amministratori provinciali e regionali. Almeno mille le persone che ieri hanno ascoltato nella piazza di Borgo Carige la celebrazione del rito funebre che si è svolta nella chiesa della frazione. Presenti, fra gli altri, il governatore della Toscana Eugenio Giani, i sindaci, il prefetto Fabio Marsilio, il questore Domenico Ponziani, il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

Parole di vicinanza alla famiglia, alla madre, alla compagna Isabella, alle figlie Alice e Silvia ed alla loro madre Catia sono arrivate in decine di messaggi di cordoglio, fra i quali quello del vescovo, Giovanni Roncari. Don Marcello Sergio, parroco di Carige, che ha celebrato il rito funebre ha ricordato la figura del sindaco, ma anche e soprattutto dell’uomo."Mi ricordo quando nel maggio 2019, appena eletto – ha detto il parroco – mi chiamò subito al telefono, mentre ero ricoverato a Milano, per sapere come stavo ed ha sempre continuato ad informarsi nonostante i primi e tanti impegni da sindaco, sul mio stato di salute. Settimio ci ha lasciato una testimonianza importante, quella dell’amore verso il prossimo, la sua terra e per Capalbio. In effetti, non può esservi vita terrena ed eterna senza amore, come ci ha insegnato Dio. Ci ha lasciati troppo presto, purtroppo, ma di lui noi tutti ci porteremo dentro un grande ricordo. Come quando con le prime difficili settimane della pandemia si è messo a disposizione della parrocchia e della Croce rossa per aiutare interi nuclei familiari in crisi economica. Ed ha continuato a farlo in questi mesi ed in queste settimane prima del tragico malore. Con spirito di servizio e di altrusimo. In lui avevamo sempre un appoggio, un riferimento importante ed insostituibile".