Finì in coma per un incidente, ora partecipa a Miss Italia: il coraggio di Ilenia Garofalo

La 24enne di Grosseto ha ricevuto il titolo onorifico di “Miss Coraggio 2023” da parte di Patrizia Mirigliani durante il programma tv ‘Affari vostri’ su Rai2

Patrizia Mirigliani e Ilenia Garofalo, premiata durante il programma Tv "Affari vostri" su Rai2

Patrizia Mirigliani e Ilenia Garofalo, premiata durante il programma Tv "Affari vostri" su Rai2

Grosseto, 29 settembre 2023 – Dal coma per un incidente stradale alla rivincita a Miss Italia. È la storia di Ilenia Garofalo, 24enne di Grosseto, che oggi ha ricevuto il titolo onorifico di “Miss Coraggio 2023” da parte di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, durante il programma Tv ‘Affari vostri’ su Rai2.

Ilenia è stata vittima di un incidente stradale il 23 febbraio 2019, che l'ha segnata profondamente, e può considerarsi viva per miracolo. Nell'anno in cui il concorso di Miss Italia si è distinto per una campagna capillare sulla sicurezza stradale, spiega una nota, il riconoscimento premia una vittima che ha potuto riprendersi la vita.

Ilenia Garofalo
Ilenia Garofalo

Investita sulle strisce pedonali da un'auto a Sesto Fiorentino (Firenze), Ilenia ha affrontato una lunga serie di interventi chirurgici nell'ospedale fiorentino di Careggi. Poi, senza dir niente a nessuno, si è iscritta a Miss Italia, un'aspirazione che aveva fin da bambina.

"La mia partecipazione - ha detto Ilenia - è un manifesto di forza e di coraggio”, un messaggio rivolto a tutte le donne e a chi ritiene che “un'imperfezione fisica ed estetica possa privarci della nostra bellezza”.

"La bellezza nell'imperfezione” è il titolo della sua tesi di laurea ottenuta in Disegno industriale all'università di Firenze il 20 dicembre 2021 con votazione 110 e lode. “Il titolo - ha detto la patron del concorso - rende omaggio ad una giovane donna che, dopo un lungo periodo di sofferenze e 14 interventi chirurgici, offre come esempio il proprio riscatto. Ci incoraggia e ci insegna a non arrenderci, a sorridere anche con un corpo ferito, a sentirci belle”.