"Il gregge di Renzo mangiato dai lupi"

Renzo Ristori, agricoltore di Massa Marittima, ha perso due montoni a causa dei lupi. Coldiretti Grosseto propone interventi mirati e risarcimenti per il danno diretto e indiretto. La Commissione Europea potrebbe declassare lo status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto".

Il piccolo gregge di Renzo non c’è più. Se lo sono mangiato i lupi. L’anno nuovo per l’azienda agricola di Massa Marittima è iniziato nel peggiore dei modi. Due montoni sono stati uccisi dai lupi a pochi metri di distanza dalla porta di casa dove vivono ed abitano anche i due figli di Renzo Ristori. L’episodio di Schiantapetto, vicino alle prime abitazioni del centro abitato di Massa Marittima, secondo Coldiretti Grosseto rappresenta ormai la tragica normalità con branchi di predatori, lupi ed ibridi, che scorrazzano a piede libero senza rinunciare a farsi vedere nei centri abitati e vicino alle case rappresentando, come mai prima di oggi, un potenziale rischio per la sicurezza pubblica.

"La Maremma è tra le aree d’Italia più colpite e danneggiate dalla presenza dei predatori – ricorda Simone Castelli, presidente Coldiretti Grosseto –. Le mattanze sono all’ordine del giorno ed i pastori sono costretti a cambiare radicalmente metodi di allevamento secolari per queste nostre terre preferendo razze più stanziali. Se c’era un equilibrio tra uomo e lupo è saltato da un bel pezzo. Ora va ripristinato". Coldiretti si è fatta promotrice, in qualità di forza trainante del mondo agricolo, di una serie di incontri con la Prefettura propendo anche delle proposte concrete: dagli interventi mirati di contenimento nelle zone a maggiore intensità predatoria di lupi ed ibridi alla necessità di più risorse per consentire di risarcire, oltre al danno diretto per l’uccisione, il danno indiretto causato dalla perdita di latte e dagli aborti, fino alla richiesta di una revisione di alcuni vincoli in merito alle recinzioni anti-predazioni. Tra le opzioni aperte sul tavolo c’è quella proposta dalla Commissione Europea di declassare lo status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto".

Una strada da subito condivisa da Coldiretti Grosseto che parla di "situazione insostenibile".