Il caro gasolio si abbatte anche su Cri e Misericordia

Il presidente Corsi e il governatore Boggi concordano: "Spese alle stelle. L’Asl deve rivedere le tariffe per i servizi che eroghiamo sul territorio"

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di Alberto Celata

Il caro energia (in questo caso soprattutto il costo del gasolio) si abbatte anche sulle associazione di volontariato, soprattutto su realtà di vitale importanza per il territorio come la Croce rossa italiana e l’Arciconfraternita della Misericordia. Ne abbiamo parlato con i loro rispettivi presidente e governatore, ovvero Hubert Corsi (Cri) e Edoardo Boggi (Misericordia). Il quadro che ne esce è piuttosto allarmante, se è vero che i servizi che svolgono, soprattutto nell’ambito dell’emergenza, riguardano la salute , e in certi casi anche la sopravvivenza, dei cittadini. E se la situazione non cambia, c’è il rischio concreto che questi servizi subiscano un ridimensionamento.

"Certo che il caro energia si abbatte anche su realtà come la Croce Rossa – esordisce Hubert Corsi–. Le do solo un dato, che però è sufficiente per farle capire la drammaticità della situazione. Lo scorso anno per il gasolio, con cui alimentiamo la maggior parte dei nostri mezzi, ambulanze ma anche auto, spendevamo 100mila euro, quest’anno ne abbiamo speso 160mila, un incremento del 60%. E poi a cascata aumentano tutti gli altri costi a partire dalla manutenzione di ambulanze e auto". Da costi aumentati enormemente a bilanci in difficoltà il passo è breve. "Nel bilancio 2020 – prosegue nella sua analisi Corsi– siamo andati sotto di 120mila euro. E’ vero in quell’anno abbiamo dovuto sostenere spese per far fronte al Covid, tra cui il sostegno alle famiglie, ma anche nel bilancio 2021, tra entrate e uscite, abbiamo perso 90mila euro. Non siamo in una situazione di defaullt, perché, ringraziando Dio, la Croce rossa ha una situazione solida, ma non le nascondo che riusciamo a mantenere i nostri servizi con grosse difficoltà. Alla base c’è un problema di tariffe da parte dell’Asl per i servizi da noi erogati. Infatti le tariffe che l’Asl ci paga per i servizi che le eroghiamo sono ferme ai primi anni 2000. Da tanto tempo, ormai, si discute di aumentarle ma sono ancora ferme a quei valori. Ora io dico: se offro all’Asl un servizio non adeguatamente pagato, quella somma, che di fatto non ricevo, non l’ho più disponibile per altri servizi, tipo l’assistenza economica alla famiglie che non ce la fanno ad arrivare in fondo al mese, che sono circa quattrocento. Insomma è un cane che si morde la coda".

E anche dall’Arciconfraternita della Misericordia arrivano dati allarmanti. "Il costo del gasolio rischia di incidere pesantemente sui nostri bilanci – ricorda il governatore dell’Arciconfraternita della Misericordia Grosseto Edoardo Boggi –. Nel giugno 2021 per il gasolio spendevamo 6.120 euro, mentre nel giugno di quest’anno abbiamo speso 9.845 euro. Nel luglio 2021 sempre per il gasolio spendevamo 7.321 euro, mentre a luglio di quest’anno abbiamo speso 9.040 euro. Costi gravosi e se la Regione non adegua i compensi per i nostri servizi, alla lunga difficilmente riusciremo a coprirli come, comunque, adesso continuiamo a fare. Poi sono aumentati anche le spese per i volontari, dalla divise alla formazione". Qualcuno può pensare che comunque voi avete entrate importanti dal cimitero. "Sì, ma questo è vero fino a un certo punto – prosegue il governatore Boggi –. Il nostro cimitero, che risale al 1850 ,non ha fondamenta quindi sono necessari dei lavori per una spesa programmata di 2,5 milioni. Inoltre la crisi che affligge tante famiglie si riversa, necessariamente, anche nelle spese per i servizi cimiteriali. Molte famiglie hanno disdetto le lampade votive per le tombe dei loro defunti. Il pagamento di molti loculi e anche dei servizi di onoranza funebre vengono rateizzati dalla famiglie, a cui resta difficile pagare tutto insieme. Tutto questo per dire che anche la Misericordia è in difficoltà nel garantire i servizi che ha sempre erogato. E’ tempo allora che l’Asl aggiorni le tariffe dei servizi da noi erogati all’azienda sanitaria.