"Green Communities, il Comitato ci sarà"

Il portavoce del "Santini" apprezza il progetto del Pnrr per la tutela e la valorizzazione del patrimonio minerario delle Colline metallifere

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Avendo visto che esiste un consorzio esteso, composto dai soggetti istituzionali delle Colline Metallifere grossetane che ha predisposto un progetto per partecipare al bando del Pnrr per la realizzazione di "Green communities", il Comitato "Lido Santini", con il suo portavoce Giacomo Vinciguerra, esprime "apprezzamento per l’attivazione di un’iniziativa in sinergia tra organismi di governo del territorio ai quali tutti, a diverso titolo, spetta per mandato la tutela e la valorizzazione, cogliendo tutte le opportunità normative che possano favorire una crescita socio-economica quanto più estesa e capillare, all’insegna di un’ottica ecosostenibile che recuperi e potenzi il più ampio rispetto dell’ambiente e del paesaggio". Il Comitato, nato per salvaguardare il tesoro minerario delle Colline Metallifere "ha sollecitato le istituzioni stesse, a cominciare dal Parco Archeo-minerario, all’adozione di una programmazione coordinata e di sistema che guardasse all’intera area delle Colline Metallifere come ad un organismo complesso e variegato ma comunque unitario". Proprio per questo motivo il "Comitato" chiede la possibilità di accedere al testo del progetto, in quanto "atto di valenza pubblica che delinea prospettive di interesse collettivo per il prossimo futuro. Inoltre, richiamandoci alla nostra già espressa richiesta di avviare un percorso di Progetto Partecipato finanziato dalla Regione per la costituzione di una Comunità Patrimoniale del patrimonio minerario, intendiamo ulteriormente riproporla, sottolineando che tale pratica partecipativa rappresenta un’opportunità di coinvolgimento reale delle comunità locali intese come collettività di cittadini sensibili alla crisi pluriennale del territorio ed altrettanto attente alle eventuali prospettive di suo rilancio". Poi chiudono: "Riteniamo che l’intervento di riqualificazione territoriale che il bando intende promuovere potrebbe non solo coincidere con quello di una tutela ed un recupero di quel patrimonio archeo-minerario che dà il nome al Parco stesso, emblematizzandone la primaria peculiarità, ma permetterebbe l’ideale collegamento di un passato sempre estremamente vivo e visibile con un progetto di futuro coerente e propulsivo".