Gioco d’azzardo, in Maremma "bruciati" 194 milioni nel 2020

I dati delle lotterie. Record a Follonica: 1.739 euro pro capite. Domani riparte lo "sportello d’ascolto"

Anche il gioco alle slot può provocare gravi dipendenze

Anche il gioco alle slot può provocare gravi dipendenze

Grosseto, 1 ottobre 2022 - 194,2 milioni di euro. E’ questa la cifra raccolta nel 2020 del gioco d’azzardo lecito nei 20 comuni della zona socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana. Sono i dati raccolti dal Coeso, attraverso il contributo della società Simurg Ricerche, nell’ambito del percorso partecipativo finanziato dalla Regione Toscana "Regoliamo insieme il gioco d’azzardo 2". Il 51% di questa somma, che ammonta a 99,1 milioni di euro, è giocato nella rete fisica, quella costituita quindi da slot machine (il 27%) video lottery (il 24%) lotterie istantanee (il 20%), lotto (il 10%), scommesse sportive a quota fissa (il 6%) superenalotto (il 30%) e altri mezzi (il 7%). Il 49%, invece, corrispondente a 95,1 milioni di euro, è giocato sulla rete telematica, ricorrendo a internet. E’ un trend che preoccupa: nel 2020 la raccolta dei giochi d’azzardo leciti e regolati è stata di 88,4 miliardi di euro, il 20% in meno rispetto al picco dei 110,5 miliardi del 2019.

Ma se il lockdown ha ridotto il gioco da rete fisica (di fatto dimezzata, dai 74,1 miliardi di euro del 2019 ai 39,1 del 2020), per contro, ha incrementato quella telematica delle giocate a distanza (+35%, da 36,4 a 49,2 miliardi di euro). Analizzando ancora i numeri emerge che, nella zona dell Coeso sono 678 gli euro in media giocati all’anno dai maggiorenni nei luoghi "fisici" del gioco d’azzardo, con un picco per il comune di Grosseto, dove la somma media è di 893 euro per maggiorenne. Al contrario il comune più virtuoso è Seggiano, con zero euro giocati nel gioco d’azzardo (probabile anche per la mancanza di offerta), seguito da Montieri, dove la spesa media è di 24 euro per maggiorenne. Spicca anche il dato di Follonica (839 euro pro capite), seguono Scarlino (812)9, Civitella (705) e Castiglione (678). Per giocare d’azzardo in rete – dove il 72% degli utenti partecipa a giochi di abilità online e il 20% a scommesse a quota fissa - la somma media giocata nella zona socio sanitaria è di 651 euro per maggiorenne, ma il territorio dove si è giocato di più è il comune di Semproniano, con un primato negativo di 1063 euro pro capite, seguito da Follonica, con 900 euro. Non giocano molto on-line, al contrario ancora una volta i cittadini di Seggiano (dove si registra un giocato medio di 59 euro).

Sono 113,6 i milioni di euro giocati nel capoluogo Grosseto (62 rete "fisica" e 51 "telematica") con le slot che la fanno da padrone (24%) rispetto alle lotterie istantanee (19%). Il gioco d’azzardo patologico, dunque, è un problema piuttosto diffuso anche in provincia di Grosseto che, oltre a determinare difficoltà per chi ne è vittima, comporta esiti negativi anche per la rete familiare. Per questo, il Coeso Società della Salute è da anni attivo sul tema, favorendo azioni di prevenzione e promuovendo tutte le attività di collaborazione che possono contribuire a contrastarlo. E infatti da lunedì torna attivo nella sede Coeso di via Verdi 5 a Grosseto lo sportello di ascolto e orientamento per il contrasto al gioco che rientra nel progetto "Game L-Over. Giocare senza farsi giocare", promosso da Anci Toscana e realizzato nel capoluogo maremmano dalla cooperativa San Benedetto e dall’associazione Dog - Operatori di strada. Ogni lunedì dalle 16 alle 19, gli operatori dedicati saranno a disposizione della cittadinanza per informare e orientare, in presenza o a distanza, le persone con dipendenza legata al gioco d’azzardo o la loro rete familiare e amicale nel sistema dei servizi pubblici di supporto.