Fosso Beveraggio, ancora polemica. Gli ambientalisti: dette cose non vere

Barocci e Della Negra: "L’emergenza sanitaria prosegue, il sindaco Vivarelli Colonna nasconde il problema. Dal video si vede chiaramente dove siamo e che lo scarico finisce nel canale San Rocco. Adesso basta". .

Fosso Beveraggio, ancora polemica. Gli ambientalisti: dette cose non vere

Fosso Beveraggio, ancora polemica. Gli ambientalisti: dette cose non vere

"Le acque? Nere e putride. Sulle sponde i residui di carta igienica e assorbenti. L’odore? Nauseabondo". Questo è il Fosso Beveraggio, che fino a 50 anni fa vedeva scorrere sul suo letto e fino al mare, acque provenienti dall’Ombrone che servivano per abbeverare gli animali e innaffiare campi e orti. "Oggi è una fogna a cielo aperto". E la querelle tra gli ambientalisti e il Comune prosegue. Dopo la denuncia dell’ennesima piena del 6 gennaio, il sindaco Vivarelli Colonna è intervenuto sul problema. Ieri gli ambientalisti sono tornati alla carica. "Vivarelli Colonna – ha iniziato Roberto Barocci, leader del Forum Ambientalista – ha detto molte inesattezze. Una di queste è che il fosso Beveraggio avrebbe una contro pendenza e pertanto non può scaricare le sue portate sul San Rocco. Il video del 6 gennaio del fosso Bardanella scorso rende evidente l’inesattezza. La foto mostra che la piena era a ridosso delle case. Un’altra inesattezza ripetuta da molti in occasione del 25 luglio in Commissione Ambiente è che non ci sarebbe sul Beveraggio un’emergenza sanitaria. Tralascio le tante lettere di allarme sanitario scritte dall’Asl a tutti gli enti pubblici, che fingono di non conoscere. Dunque gli chiediamo: cosa in concreto ha fatto in due anni per eliminare questa emergenza sanitaria?". Matteo Della Negra, del Comitato Grosseto Aria Pulita aggiunge: "Il sindaco mostra un grafico. Non si capisce bene che cosa sia rappresentato sull’asse verticale delle ordinate, ovvero la quota della bocca a stramazzo dello sfioratore delle fognature. Sulla linea delle ascisse, invece, è riportato chiaramente il tempo in cui il 6 si sono registrati gli sfioramenti. Che sono durati 5 ore, ovvero 18mila secondi. Se per ‘pochi metri cubi al secondo’ dobbiamo o intendere il minimo di 2 metri cubi, significa che sono stati complessivamente circa 36mila i metri cubi di acque miste (nere e piovane) che dalle fogne di Grosseto sono andati a finire nel Beveraggio e nel San Rocco. Per l’ennesima volta – chiude Della Negra – di fronte alle non risposte del sindaco e dell’Amministrazione comunale chiediamo la convocazione di una Commissione ambiente aperta, in cui si affronti seriamente il problema dell’inquinamento del fosso Beveraggio".

Matteo Alfieri