Ormai da tempo Follonica ad ogni allerta meteo si ritrova spaccata in due, con tutti e 4 i sottopassi allagati che non consentono né di entrare né di uscire. A tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, qualcosa però sembra cambiare nel tentativo di risolvere o almeno migliorare la situazione. Tanti sono i progetti in corso e altrettanti sono gli interventi di manutenzione straordinaria già effettuati, che hanno consentito di limitare i danni nell’ondata di maltempo di domenica 8 settembre. "Nei giorni precedenti all’allerta meteo – spiega Sandro Marrini con delega alla gestione delle acque di pioggia – abbiamo eseguito delle manutenzioni straordinarie per la pulizia delle caditoie dei tombini, delle tubazioni e delle cisterne che assorbono l’acqua nei sottopassi. Abbiamo fatto verificare dagli elettricisti i sensori che avviano le pompe e il funzionamento delle stesse. Questi interventi hanno garantito, durante la perturbazione, che il sottopassaggio di via Eolie non venisse mai chiuso. Anche quello di via Leopardi è stato interrotto alla viabilità solo per pochi minuti, il tempo necessario per gli interventi indispensabili ad evitarne una chiusura più lunga. Ringrazio tutta la macchina della Protezione Civile, la Vab, la Croce Rossa e la Polizia municipale". L’amministrazione sta già lavorando attivamente per la messa in sicurezza delle altre zone della città. "Porteremo avanti nuovi interventi – prosegue –. Lavoriamo a testa bassa continuamente. La messa in sicurezza di tutti i sottopassi della città è una nostra priorità. Il primo sarà il sottopasso di via Leopardi che consente di raggiungere il centro città e il Pronto soccorso. Stiamo attenzionando la zona industriale, dimenticata totalmente negli anni. A breve faremo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a tutte le fognature della zona. Ci concentreremo anche sulla situazione delle fognature del centro città e del viale Italia". Marrini invita a riconsiderare la modalità d’intervento: "Dobbiamo cambiare la nostra mentalità di città – conclude Marrini – e la modalità di intervento. Il clima purtroppo è cambiato e dobbiamo adeguarci a questa situazione. Penseremo a zone dove fare una raccolta d’acqua, da potere riutilizzare per i giardini e gli spazi verdi. Lavoriamo attivamente per pensare all’installazione di asfalti drenanti che consentono di assorbire le acque che si abbattono sulla città. L’acqua potrebbe così passare da essere un problema a una risorsa".
Viola Bertaccini