REDAZIONE GROSSETO

Flag Costa Etruschi Il Granchio blu sempre più invasivo Studio universitario

Affidato all’Ateneo di Siena il compito di valutare il reale impatto di questa specie aliena nel nostro ecosistema marino. Ma in totale sono trenta i progetti realizzati grazie al Gruppo costiero.

Flag Costa Etruschi Il Granchio blu sempre più invasivo Studio universitario

Due milioni di euro per trenta progetti, tra i quali uno studio sul granchio blu affidato all’Università di Siena. Questo è il bilancio delle attività messe in campo dal Flag Costa degli Etruschi, che si è riunito a Castiglione della Pescaia pr fare il punto della situazione. Il Flag Costa degli Etruschi è un gruppo di azione costiera, nato nel 2016, costituito da soggetti pubblici e privati, che opera sui comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana, Livorno, Cecina, Rosignano, San Vincenzo e Isola d’Elba. Dato che l’intera costa è interessata all’invasione di questa specie aliena, proveniente dall’area americana, il progetto affidato all’Università di Siena riguarda un po’ tutti. Dal finanziamento dei corsi di formazione alle consulenze specialistiche, dagli interventi infrastrutturali all’acquisto di impianti e macchinari per la lavorazione del pescato e la diversificazione delle attività di pesca, fino all’adeguamento delle imbarcazioni e all’acquisto di furgoni coibentati per il trasporto del pesce al mercato ittico, sono solo alcuni esempi di ciò che gli operatori della pesca e dell’acquacoltura hanno potuto realizzare, grazie alla strategia predisposta e messa in atto dal Flag attraverso i bandi per assegnare le risorse del Fondo europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca assegnate per il periodo 2014-2020. A Riva del Sole l’incontro intitolato ‘Il Flag Costa degli Etruschi tra innovazione e Blue Economy, le nuove sfide a sostegno della pesca e dei territori costieri’ ha fornito spunti per guardare al futuro del settore. L’Università di Siena ha infatti realizzato uno studio sulla specie invasiva, ma sono stati messi in campo anche altri lavori relativi alla protezione di specie a rischio, quali mammiferi marini, tartarughe marine, attraverso la sperimentazione con i pescatori di dissuasori e altri sistemi per evitare catture accidentali. E infine uno studio sulla realizzazione di una campagna di sensibilizzazione nelle scuole sul consumo responsabile e sostenibile di prodotti ittici.

"Quello svolto in questi anni dal Flag Costa degli Etruschi insieme a tutti i suoi interlocutori – afferma Fabrizio Pasquini, presidente del Flag – è stato un lavoro enorme che ha dato risultati tangibili e concreti. Abbiamo assegnato circa 2 milioni di euro, che hanno dato vita a ben 30 progetti. Sono numeri importanti. Ma ancora di più lo è la certezza di aver innescato un cambiamento culturale nell’approccio allo sviluppo costiero".

All’incontro hanno partecipato Elena Nappi, sindaco di Castiglione della Pescaia; Fabrizio Tenna, della Centrale Valutativa; da remoto si è collegata Margot Van Soetendael, Famenet. Presente, inoltre, Giovanni Maria Guarneri della Regione Toscana. Sono poi intervenuti alcuni dei beneficiari dei finanziamenti che hanno raccontato la loro esperienza: Lucia Tudini di Crea; Alberto Scarsella, di Spidy; Alessandra Malfatti, per Cittadella della Pesca; Marco Notarelli, di Impresa Ittica Ottanelli Antonietta. Le conclusioni sono state a cura di Fabrizio Pasquini, presidente del Flag Costa degli Etruschi.

Riccardo Bruni