
Il sindaco Arturo Cerulli
Si è dimesso il consiglio di amministrazione dell’azienda speciale del Comune Argentario Mobilità e Ambiente. I tre membri dimissionari del Cda rimarranno comunque in carica per un breve periodo per permettere l’avvicendamento con il nuovo direttivo, che sarà questa volta formato da un amministratore unico. Si tratta comunque, stando al commento del sindaco Arturo Cerulli, non di un ’ terremoto’ interno all’Ama, ma di una scelta che già era stata concordata in fase iniziale.
"Era un percorso che avevamo a suo tempo già stabilito con questo direttivo – sottolinea Cerulli –. Già all’inizio c’erano state le dimissioni del presidente Luciano Serra, con l’ingresso di Silvia Sclano, Camilla Ziaco e Massimo Sabatini. Avevamo già stabilito in consiglio comunale un cambio del regolamento e il fatto che ci sarebbe stato un amministratore unico, che presto sarà individuato e nominato. Adesso è il momento giusto per fare questo passaggio, quindi hanno rassegnato le dimissioni che noi abbiamo accettato. Rimarranno in carica fino alla nuova nomina e, ovviamente, la struttura tecnica rimane".
La questione è stata comunque criticata dal Pd di Monte Argentario. Il connubio tra giunta e Ama pare essersi esaurito – dicono dal gruppo dem –. La creatura fortemente voluta dal sindaco Cerulli e dai suoi più astuti consulenti, avallata da Fratelli d’Italia, pare (il condizionale è d’obbligo) aver subìto un ’piccolo’ terremoto interno. Quella creatura che permette all’amministrazione di fare quello che vuole e come vuole è tornata a scricchiolare. Dopo il lampo c’è sempre il tuono. Dopo i concorsi da rifare, i parcheggi costosi come lo champagne, la manutenzione del paese da rivedere, i pontili di Porto Ercole che sembrano più un debito che una dote, la famigerata azienda speciale ci offre questo ennesimo colpo di scena".
Andrea Capitani