Festa della Toscana: "Don Milani, una guida"

Celebrazione ieri mattina nella sala municipale con il professor La Mantia "Se si perdono i ragazzi più difficili allora la scuola non è più scuola".

Festa della Toscana: "Don Milani, una guida"

Festa della Toscana: "Don Milani, una guida"

È stata dedicata ai cento anni dalla nascita di don Milani l’annuale edizione della Festa della Toscana, festeggiata ieri in Comune. La celebrazione, quest’anno dal titolo "I care, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani", ricorda ancora una volta la data del 30 novembre del 1786 quando, per volontà del granduca Pietro Leopoldo, furono abolite la pena di morte e la tortura in Toscana.

"Il Comune di Grosseto abbraccia il tema scelto quest’anno – ha detto il presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti, in rappresentanza dell’intera Amministrazione –, per non dimenticare gli insegnamenti di un uomo che ha lasciato un segno tangibile nel nostro Paese e trasmetterli ai nostri giovani. Non dimentichiamo il suo impegno per i ragazzi attraverso l’istruzione, strumento fondamentale di civiltà per la formazione di ogni individuo. È per questo che la nostra Amministrazione sta lavorando a un progetto che coinvolgerà le scuole della città".

Ospite d’eccezione è stato il professore e poeta David La Mantia con una lectio magistralis, durante la quale sono stati approfonditi i valori espressi da don Milani, con particolare attenzione alla sintonia con quelli della nostra terra. La Mantia si è soffermato sul messaggio diffuso dal sacerdote, soprattutto all’interno del contesto scolastico.

"Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola – ha detto La Mantia –. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati".