Energia, caos sugli oneri di sistema Niente tagli nell’ultima manovra

Confcommercio: "Serve subito un correttivo dell’esecutivo anche per le piccole imprese". Ciani (Confartigianato): "Aziende già allo stremo, è stata una scelta estremamente negativa"

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Il Governo ha deciso di fatto di non sostenere le imprese escludendole dal taglio degli oneri di sistema, riservandolo infatti solo a potenze entro 16,5 kW. Questa norma della Legge di Bilancio si configura quindi come un ulteriore difficoltà alle imprese piccole e medie che costituiscono lo scheletro economico del nostro Paese. Gli oneri di sistema per le piccole e medie imprese, il cui peso in bolletta dipende dall’andamento della componente energia e che sono arrivati ad incidere per il 40%, con lo scenario attuale potrebbero portare ad un incremento dei costi energetici del 10%. "Anche Confcommercio chiede un correttivo alla norma al momento prevista perché l’esclusione delle utenze con potenza disponibile superiore comporta che gran parte del sistema produttivo del Paese non potrà far conto sul beneficio dell’azzeramento di oneri che rappresentano circa il 25% del totale dei costi della bolletta elettrica". Inizia così la nota di Confcommercio Grosseto. "E ciò nel contesto di uno scenario in cui, ad esempio, le nostre rilevazioni mostrano come tutte le categorie delle imprese del terziario di mercato abbiano subito, nell’ultimo trimestre, un incremento medio del costo delle forniture di energia elettrica ricompreso tra il 65% e oltre il 70%. Nel confronto con il mese di novembre dello scorso anno, il costo della bolletta elettrica ha poi raggiunto incrementi talvolta maggiori anche del 200%". Commenta la notizia anche Mauro Ciani, segetario generale di Confartigianato Imprese.

"Pur apprezzando la linea in cui il Governo si sta muovendo per contenere i costi alle imprese – dice Ciani – riteniamo la mancata eliminazione degli oneri di sistema nella fascia sotto ai 16 chilowatt e mezzo, ovvero quella in cui rientrano la maggior parte delle nostre imprese, una scelta estremamente negativa. Si vanno così a colpire numerose aziende – chiude il segretario generale – già messe a dura prova dall’aumento dei costi diretti, come l’energia, e indiretti come le materie prime. Auspichiamo che la misura venga corretta al più presto".