Ecco "Pompieropoli" Giocando si impara

Grazie all’iniziativa dei Vigili del fuoco i bimbi delle Elementari hanno potuto conoscere tante attività di soccorso e quelle propedeutiche alla sicurezza.

Ecco "Pompieropoli"  Giocando si impara

Ecco "Pompieropoli" Giocando si impara

CASTEL DEL PIANO

Scale, percorsi ad ostacoli, caschetti e casacche gialle. Piazza Carducci ha ospitato "Pompieropoli", una giornata dedicata ai bambini delle scuole primarie di Castel del Piano dove grazie ai vigili del fuoco hanno potuto conoscere e scoprire tante attività di soccorso e quelle propedeutiche alla sicurezza. La giornata ha coinvolto circa 180 bambini e molti istruttori che hanno preso per mano i più giovani accompagnandoli in percorsi di crescita e conoscenza. L’evento non è la prima volta che viene organizzato, le prime edizioni però risalgono a prima della pandemia. A mettere in moto tutta la macchina organizzativa ci ha pensato la storica sezione Avis di Castel del Piano, intitolata a Gastone Pioli e presieduta da Andrea Savelli. "Per noi stato veramente un grande piacere riuscire a mettere in piedi questa importante giornata – commenta Savelli – che ha richiamato oltre che la presenza dei bambini anche i genitori e le maestre. È importante parlare alle nuove generazioni di sicurezza e soprattutto prevenzione. A farlo sono stati i vigili del fuoco in pensione, che per anni hanno dedicato la loro vita alla sicurezza degli altri". Per gli studenti è stato un momento di conoscenza ma anche di confronto. Prima di entrare nel vivo delle attività hanno avuto modo di vedere video e avere un primo approccio alla materia.

Di base, la giornata è stata in primo luogo un momento di festa, ma non solo. Per Avis è stata l’occasione per parlare anche dell’importanza dei donatori e delle donazioni. "Al di là delle nostre attività tradizionali – commenta Savelli – la nostra sezione Avis è impegnata in attività come ad esempio Pompieropoli per fare sensibilizzazione sul tema della donazione. I ragazzi che frequentano le scuole elementari saranno i donatori del domani. Credo – conclude il presidente Savelli – che Avis non debba essere rilegato solo alle attività di stretta competenza dell’associazione ma deve essere una realtà dinamica, in mezzo alla popolazione. Ecco perché durante l’anno organizziamo tante attività, tra loro diverse ma complementari".

Nicola Ciuffoletti