
Se ne è andato, all’età di 71 anni, Bruno Brentegani. Originario di Torino ma maremmano di adozione, Brentegani era stato generale di brigata dell’Aeronautica e poi nominato comandante della base radar di Poggio Ballone (Castiglione della Pescaia). Brentegani aveva svolto servizio di navigazione sul Mrca e una volta sceso per sempre dal tornado era diventato, negli anni ‘90, comandante del 21esimo Gruppo radar di Poggio Ballone. Un amore per quel luogo di lavoro che non aveva lasciato nemmeno quando fu chiamato a togliersi la divisa. Brentegani aveva continuato a lavorare alla base radar esattamente come ufficiale di raccordo tra la ditta americana Lockheed e il ministero della Difesa che utilizza proprio i radar posizionati sulle colline di Tirli.
Una carriera militare che Brentegani ha costruito giorno dopo giorno, con entusiasmo e passione. Brentegani ha fatto parte anche dell’Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia). La sua passione nei confronti della sua professione lo aveva portato anche al di fuori dell’Italia, tante infatti le missioni che il generale ha compiuto all’estero, il suo è stato un impegno costante nella difesa dello spazio aereo e della nazione. Oltre all’amore per la sua professione e la difesa dell’Italia, Brentegani coltivava anche le sue passioni, come quella nei confronti dei sigari tanto che insieme a un gruppo di amici aveva fondato il Circolo del Toscano, del quale è stato anche presidente in tempi recenti. Un circolo che conta più di sessanta iscritti e che il generale ha visto crescere.
Ma il vero cardine della sua vita è stata la sua famiglia: Bruno Brentegani lascia la moglie Mariella e i figli Luca e Andrea. La salma del generale da ieri è esposta all’obitorio dell’ospedale Misericordia di Grosseto e i funerali sono in programma domani, alle 11 nella cappella del cimitero di Sterpeto e i familiari.
Nel ricordo del loro caro Bruno i familiari hanno chiesto che non vengano portati fiori, ma, facendo proprio lo spirito di Bruno Brentegani, vengano compiute opere di beneficenza a favore di chi ha bisogno.